GP Olanda, FP2: Ferrari c’è, Red Bull a metà

GP Olanda FP2

Credits: Ferrari Media Center

La FP2 del GP d’Olanda va in archivio con un 1-2 Ferrari davanti a Lewis Hamilton. Red Bull ancora da decifrare, soprattutto in qualifica

È solo venerdì, ma la prima giornata in terra olandese ci lascia un’ottima Ferrari che sembra lasciar intendere come quella di Spa sia stata solo una brutta parentesi. In queste FP2 del GP d’Olanda dopo un primo run iniziale con mescola media, che ha visto Sainz far registrare il tempo di 1:13.412 e precedere Leclerc di 25 millesimi, nella simulazione di qualifica è stato il monegasco a precedere il compagno per soli 4 millesimi, con un 1:12.345. Segue Lewis Hamilton a meno di un decimo dal duo rosso. Chiudono la top 5 un ottimo Lando Norris, lontano solo un decimo dalla vetta, e l’altra Mercedes di George Russell, però più staccato dai primi quattro.

Giornata positiva anche per Lance Stroll e il futuro compagno di squadra Fernando Alonso. Lo spagnolo ha fatto registrare un buonissimo 1:12.848 che lo ha posizionato in settima piazza davanti alla “sorpresa” di giornata Max Verstappen. Il Campione del Mondo in carica, dopo aver perso gran parte della prima sessione per un problema alla trasmissione, non è andato più in là dell’1:13.042. Tempo che lo ha posizionato a più di mezzo secondo dalla vetta, messo a segno però con gomme usate. Questo perchè Red Bull, molto probabilmente, vuole conservare un treno di gomme in più in vista di una possibile penalità, appunto, per sostituzione del cambio. Così facendo dovrebbe scontare 5 posizioni in griglia. Completano i primi dieci Ocon e Ricciardo.

Ancora una volta, dietro ai top team, tanta compattezza nel mildfield

Undicesima posizione per Yuki Tsunoda, protagonista di un’escursione all’uscita di curva 10. Alle sue spalle troviamo la seconda Red Bull di Checo Perez, che continua il suo momento di evidente difficoltà. Il messicano non è andato più in là di un 1:13.493, distante 451 millesimi dal compagno, avendo usato però una gomma soft nuova. Lo seguono a ruota, Mick Shumacher, Sebastian Vettel, Guanyu Zhou e Pierre Gasly, costretto a saltare una parte della sessione per via di un problema al sedile. Diciassettesimo posto per la Williams di Albon, davanti a Bottas, a sorpresa distante oltre mezzo secondo dal compagno di squadra. Concludono i riscontri cronometrici Kevin Magnussen e Nicholas Latifi.

Ferrari tornate forti sul passo gara, Verstappen in scia. Mercedes costante ma lontana. Sorprende l’Aston Martin di Stroll

A meno di venticinque minuti dal termine sono iniziate le simulazioni di passo gara, con Carlos Sainz costante sull’1:16 alto con pneumatici morbidi. Tutta un’altra storia il passo gara per la monoposto di Verstappen che ha dimostrato di essere sullo stesso livello della Ferrari. Il padrone di casa, a parità di gomma, ha girato costante sul 17 dopo aver segnato un sorprendente time attack sul 16.0. Russell e Leclerc, invece, hanno provato uno stint con mescola media, rimanendo entrambi sul 17 basso.

Quando mancavano ormai poco più di dieci minuti alla bandiera a scacchi è arrivata la seconda bandiera rossa del weekend, coinvolto Yuki Tsunoda che ha perso il controllo della sua AlphaTauri finendo così nella ghiaia. Una volta arrivato il via libera a riprendere l’attività, i piloti sono scesi in pista per un mini-long run finale. Protagonisti su tutti Leclerc, che ha registrato il miglior tempo assoluto della simulazione con un 15.9, e Verstappen che ha concluso la sua giornata con un 1:16.8. Due giri soltanto per Carlos Sainz con pneumatici medi: un 18 basso (figlio del traffico trovato) e un ottimo 16 e mezzo.

Questi al momento quanto emerso da questa prima giornata di azione a Zandvoort. I valori in campo sono questi o cambieranno ancora?

Seconda sessione caratterizzata anche da un’evidente evoluzione del tracciato, diventato man mano sempre più gommato. Per riassumere, si è vista una Ferrari che sembra aver messo da parte la prestazione negativa del Belgio e un Verstappen che sembra l’unico in grado di tenere il loro ritmo. Alle loro spalle troviamo una Mercedes a due facce, molto buona in qualifica ma non brillantissima sul passo gara. Tra le sorprese la McLaren di Lando Norris, dimostratasi ottima sia a serbatoio pieno che scarico. Da segnalare la buona prestazione di Lance Stroll con alto carico di carburante, autore di un ottimo stint e soprattutto molto costante giro dopo giro. Insomma, sarà l’ennesimo GP tutto da vivere.

Di seguito la classifica delle FP2 del GP d’Olanda: