giovinazzi 2019

Credits: Alfa Romeo Racing Twitter

Giovinazzi lotta per il rinnovo, Albon cerca conferme, Perez vuole brillare davanti ai tifosi messicani

L’imperativo per Antonio Giovinazzi è lasciare Mexico City con qualche punto in più rispetto ai 4 incamerati finora. Per sfortune o per strategie errate, il pilota pugliese non ha potuto concretizzare nelle gare precedenti quanto il suo potenziale prometteva, ma le sue ultime uscite, nelle quali spesso si è dimostrato più performante del veterano compagno Raikkonen, lasciano ben presagire per una sua permanenza nel team Alfa Romeo anche per il 2020.

“Voglio la top 10. Non ci arrivo da due gare e spero di tornarci qui in Messico – ha commentato il pilota di Martina Franca nella conferenza del giovedì – Nelle ultime corse ho spesso fatto meglio di Kimi, è vero, ma non è a questo che sto a guardare. Sono focalizzato sul mio rendimento e su come incrementare la mia velocità. Sono complessivamente soddisfatto di questo, anche se riconosco che sul passo gara mi manca ancora qualcosa”.

“In qualifica siamo spesso vicini alla Q3 e su questo fronte il nostro livello è accettabile. In gara bisogna lavorare per raggiungere un rendimento migliore. Il 2020? Non so ancora nulla. Se vado avanti così, però, credo che ci siano buone chance di rimanere“.

ALBON E PEREZ

Presenti in conferenza anche Alex Albon, rookie della Red Bull, e Sergio Perez, idolo locale al volante della Racing Point. L’anglo thailandese è reduce dalla quarta piazza in Giappone, che ha marcato il suo miglior risultato in carriera. Un piazzamento giunto al termine di un’esaltante sfilza di sorpassi, tra cui quello in cui ha sfoderato grande aggressività ai danni dell’altro deb Lando Norris. “Sto acquisendo sempre più confidenza con la RB15. In Giappone mi sono divertito, nonostante un tracciato ostico. Dalla Toro Rosso ci sono varie differenze a livello di stile di guida e cambiare team è un po’ come cominciare da zero, richiede tempo per adattarsi, ma mi sto integrando bene nella nuova squadra” ha commentato Albon.

“La Ferrari qui sembra molto forte, anche se noi come Red Bull abbiamo ottimi ricordi del Messico. Un podio sarebbe grandioso, ma non è questa la mia ossessione. Non lo considero propriamente il mio target al momento”.

Appuntamento speciale, questo, per Sergio Perez, che potrebbe firmare qui il suo 100esimo arrivo a punti da quando milita in Formula 1, ovvero dal 2012: “Se c’è una gara in cui voglio ben figurare, è questa. Realizzare qui il 100esimo arrivo a punti sarebbe il risultato ideale. Purtroppo la mia corsa di casa non mi ha mai riservato troppa fortuna: nel 2015 ho pagato l’ingresso della Safety Car nel momento per me meno opportuno, mentre l’anno scorso i freni mi hanno condizionato il GP. Sono contento che Mexico City abbia rinnovato la sua presenza in calendario per altri tre anni. I fans messicani sono unici, quindi spero che si torni qui non solo per i prossimi tre anni, ma anche oltre”.