GP Messico, FP3: Perez infiamma il pubblico
Rimane accesa la battaglia tra i due contendenti al mondiale, che potrebbe diventare rovente nel corso delle qualifiche
Sul circuito del GP del Messico la sfida tra Mercedes e Red Bull si è già accesa nel corso della prima e della seconda sessione di prove libere. Ad averla vinta durante le FP3, però, è stato Sergio Perez: il pilota messicano ha chiuso in prima posizione davanti al compagno di squadra. La Red Bull, tuttavia, è riuscita a tenere dietro le due Mercedes, lasciando presagire un’infuocata sessione di qualifica.
PRIMA MEZZ’ORA DI PULIZIA DELLA PISTA
Le FP3 sono iniziate con qualche secondo di ritardo, per la presenza di olio in curva 9 lasciato dalle monoposto della Formula 4. Una volta ricevuto l’okay, la prima monoposto a scendere in pista è stata quella di Yuki Tsunoda. Il pilota AlphaTauri ha subito lamentato la presenza di olio molto scivoloso sul tracciato, in altri punti oltre curva 9, cosa che avrebbe potuto compromettere le prestazioni degli altri driver. Poco dopo, infatti, Russell ha avuto qualche difficoltà nel gestire la propria vettura, andata leggermente lunga a causa del gesso utilizzato dai commissari di gara per ovviare al problema dell’olio sulla pista.
Stessa sorte e nello stesso punto, a circa venti minuti dall’inizio delle FP3, è toccata a Charles Leclerc. In generale, la prima mezz’ora della terza sessione ha visto poca attività in pista. Per la maggior parte, a scendere sul tracciato sono stati i piloti di AlphaTauri, Alfa Romeo, McLaren, Aston Martin e Ferrari. Solo verso la fine dei primi trenta minuti, a diventare protagoniste sono state le due Mercedes. Tuttavia, ci ha subito pensato Sergio Perez ad animare la sfida con le due Frecce d’Argento, segnando il primo tempo provvisorio. Nonostante l’ottimo crono, il pilota messicano ha lamentato un po’ di usura sugli pneumatici, percepiti come un po’ scivolosi.
BATTAGLIA A SUON DI CRONO NELLA SECONDA PARTE DELLE FP3 DEL MESSICO
La seconda mezz’ora di FP3 si è aperta con alcune prove di scia, messe in pratica soprattutto dalla McLaren. Lando Norris ha cercato di facilitare il tempo del compagno di squadra che con questo gioco di scie ha segnato il secondo tempo. Nel frattempo, mentre Lewis Hamilton è andato al bloccaggio dell’anteriore destra della sua monoposto, Max Verstappen è finalmente sceso in pista alla ricerca del giro perfetto. Il pilota della Red Bull è andato subito in testa alla classifica, segnando un 1:17.537, piazzandosi davanti al compagno di scuderia.
A insidiare l’1-2 Red Bull ci ha però immediatamente pensato Valtteri Bottas: il finlandese, che ha pagato 4 decimi nei confronti dell’olandese, ha soffiato la seconda posizione al pilota messicano, piazzandosi a poco più di un decimo da Verstappen. Il pilota della Red Bull non si è certo fatto mettere i piedi in testa e nel giro successivo ha guadagnato mezzo secondo sul finlandese, consolidando la leadership delle FP3.
Nel frattempo a sorprendere sono stati i risultati di Antonio Giovinazzi che ha registrato l’ottavo tempo, subito davanti a Pierre Gasly. Buone anche le performance delle due Ferrari, nonostante il testa coda di Leclerc: dopo l’inconveniente il monegasco è rientrato ai box, annullando il giro e testando la partenza in vista della gara di domani.
Per cercare di insidiare il miglior tempo di Verstappen, Hamilton ha montato gomma rossa: tuttavia, nel giro di lancio il pilota della Mercedes non è andato oltre la terza posizione, alle spalle del compagno di squadra. Il britannico si è però aperto in team radio sottolineando di avere un feeling migliore rispetto alla prima parte delle FP3.
LAVORI DI SETTAGGIO SULLE MONOPOSTO
Nel corso della terza sessione di prove libere, prima in Mercedes e poi in Red Bull, i meccanici sono stati chiamati a un disperato lavoro per alzare le monoposto da terra. Evidentemente, sia per Hamilton che per Verstappen, la vettura aveva un’aerodinamica troppo aderente al suolo, cosa che avrebbe potuto compromettere la performance dei piloti.
Per l’olandese è stato un finale di FP3 al cardiopalma: Verstappen è infatti sceso in pista a cinque minuti dal termine della sessione, per cercare di consolidare il proprio crono. L’olandese non è però riuscito nel suo intento, lasciando nelle mani del compagno di squadra la prima posizione. Al termine delle FP3, i piloti si sono poi concentrati sulle prove di partenza.