GP Italia: Monza resterà in Formula 1?

© monzanet.it
Il decreto del governo mette in dubbio la presenza del Gran Premio di Monza di Formula 1
La Formula 1 rischia di perdere uno degli appuntamenti più attesi del suo calendario. Recentemente è stato annunciato il prolungamento del contratto tra l’Autodromo di Monza e la Formula 1. Tale estensione, però, potrebbe essere messa in discussione. A seguito del decreto emergenze emanato dal governo, che pone un limite ai mandati per gli enti pubblici, il presidente dell’Automobile Club d’Italia, Angelo Sticchi Damiani, potrebbe dover lasciare il suo incarico, nonostante la sua recente rielezione.
Una perdita, quella del Tempio della Velocità, che avrebbe davvero dell’incredibile. L’Autodromo di Monza è uno dei circuiti più noti e storici della Formula 1. Fin dall’istituzione del Mondiale nel 1950, il Gran Premio d’Italia è stato sempre presente in calendario, ad eccezione del 1980. Ma non è tutto. A rischio non sarebbe soltanto Monza, ma anche il circuito di Imola e la tappa del Campionato Mondiale di Rally in Sardegna.
Stefano Domenicali scrive al governo: si cerca una soluzione
È ancora vivida nella nostra memoria la vittoria di Charles Leclerc ottenuta lo scorso anno a Monza; il monegasco era riuscito a ripetersi dopo la vittoria ottenuta nel 2019. Con l’arrivo di Lewis Hamilton alla Scuderia di Maranello aumentano le aspettative da parte dei tifosi italiani: c’è chi già sogna di vedere una doppietta Ferrari. Consapevole dell’importanza del Gran Premio in Italia, Stefano Domenicali ha prontamente inviato una lettera al governo.
Al CEO della Formula 1 interessa capire se, con la nomina di un nuovo presidente ACI, il rinnovo dell’accordo possa ritenersi ancora valido. Il decreto emergenze ha, infatti, posto un limite dei mandati per gli enti pubblici aventi la natura di federazione sportiva, tra cui l’Automobile Club d’Italia. Il limite è di massimo tre mandati, con valore retroattivo. L’attuale presidente Sticchi Damiani, al suo quarto mandato, potrebbe essere costretto a lasciare l’incarico. Dunque, non resta che aspettare una risposta da parte del governo, per capire come evolverà la situazione.
Claudia Belfiore