GP Italia 2019, piloti Ferrari cauti dopo una giornata dal meteo variabile

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© Ferrari

Prima e terza prestazione per le due Ferrari nel venerdì di Monza. Charles Leclerc si è confermato al vertice sia nella prima sessione, condizionata da una pista umida, sia nella seconda dove è riuscito ad abbassare i riferimenti 2018. Qualche difficoltà in più per Sebastian Vettel, comunque terzo a due decimi dal proprio compagno di team:

Soddisfazione da parte del pilota transalpino di Maranello, anche se si è detto cauto, visto le condizioni meterologiche variabili: “Guidare per la prima volta da pilota Ferrari sulla pista di Monza è stato speciale” – ha esordito il pilota monegasco. “È bello vedere i tifosi che applaudono sulle tribune quando passano le Ferrari”.

Oggi è andata piuttosto bene. Detto questo, se è piacevole essere al primo posto, non credo che la giornata abbia offerto un quadro reale di quelli che sono i valori in campo a causa delle condizioni instabili che abbiamo trovato in pista”.

“Nelle prime libere siamo stati molto competitivi con gomme intermedie, e questo è positivo, mentre i tempi fatti sull’asciutto nella seconda sessione non sono rappresentativi”.

“Anzi, ci dobbiamo concentrare per domani e lavorare sodo perché c’è ancora del potenziale da estrarre dalla SF90″.

La vettura mi ha trasmesso sensazioni positive anche in termini di passo gara ma credo che non sia ancora al livello di Spa-Francorchamps. Anche in prospettiva qualifica penso che ci sia ancora del lavoro da fare. Domani siamo pronti a dare il massimo per fare divertire i nostri tifosi”.

Focus sugli pneumatici invece per Sebastian Vettel, che ha individuato nelle gomme la chiave per la qualifica del sabato: “Nel complesso la giornata è stata regolare, ma sono sicuro che possiamo ancora migliorare parecchio. La prima sessione è stata a intermittenza, con continue entrare e uscite a causa delle tre bandiere rosse che sono state esposte”.

Non è stato un venerdì come gli altri, ma siamo comunque riusciti a mettere insieme un buon numero di giri con tempi interessanti che ci hanno permesso di capire in quali aree siamo già a posto e in quali siamo invece deboli. Su quelle ci concentreremo nella terza sessione di prove libere”.

Per quanto riguarda le possibilità che abbiamo in vista della qualifica sarà necessario vedere quali saranno le condizioni atmosferiche, quanto dovremo essere cauti nel giro di lancio e come lavoreranno le gomme. L’obiettivo è perfezionare il giro secco, e in questo senso potrebbe essere positivo sfruttare le scie”.

In preparazione della gara invece è necessario avere una vettura performante in ogni punto della pista, perché per il long run serve che la macchina ti metta in condizione di salvaguardare le gomme Anche in questo senso c’è da lavorare ancora, perché sono sicuro che c’è ancora parecchio margine”.