GP Giappone 2015, la Mercedes torna in prima fila!
Chi pensava che dopo il flop di Singapore la Mercedes avrebbe cominciato a perdere ulteriore competitività è rimasto deluso. In occasione delle qualifiche del Gran Premio del Giappone le Frecce d’Argento sono tornate a dettare legge in Formula 1 infliggendo ai diretti avversari distacchi abissali. A dimostrazione che quello che è successo a Marina Bay può ritenersi solo un caso isolato la Mercedes ha riportato in prima fila entrambi i suoi piloti, ma questa volta con Nico Rosberg, poleman di sessione, davanti a Lewis Hamilton.
Per il tedesco quella ottenuta a Suzuka è la seconda pole position stagionale dopo quella ottenuta in occasione del Gran Premio di Spagna che si è tenuto a Barcellona, nello scorso mese di maggio. A differenza di Hamilton che potrà amministrare il vantaggio su Rosberg, il figlio d’arte è obbligato ad attaccare proprio per provare a recuperare al compagno oltre 40 punti nel Mondiale: «È stato difficile configurare la vettura per la pista asciutta perché ieri abbiamo dovuto disputare le due sessioni di libere con la pioggia – ha esordito il tedesco della Mercedes – Mi sono sentito a mio agio con la nostra vettura sia con carico di benzina che senza. Quando Daniil ha avuto l’incidente ero il pilota col giro più veloce e il team mi ha velocemente detto che la sessione era chiusa a causa della bandiera rossa. Mi sento fiducioso per domani e voglio ringraziare tutta la squadra per questa monoposto. Abbiamo recuperato competitività rispetto a Singapore».
Nella coppia delle Frecce d’Argento il più deluso a Suzuka è Lewis Hamilton. Il pilota inglese, autore di un piccolo errore nel primo run, si è dichiarato convinto che se non fosse stata esposta la bandiera rossa avrebbe potuto tranquillamente rispondere al tempo effettuato da Rosberg: «Fino ad ora in questo fine settimana la macchina si è comportata in maniera perfetta. I nostri ingegneri hanno fatto un lavoro eccezionale e mi è piaciuto tornare a lottare con Nico – ha commentato il Campione del Mondo in carica – Peccato per il mio ultimo giro: quando i commissari hanno iniziato a sventolare la bandiera rossa ero nella curva 7. Da quello che ho visto è stato un incidente terribile ma meno male che non ci sono state conseguenze e che Kvyat è uscito con le sue gambe dalla vetture. Quella di domani sarà una gara difficile e il riuscire ad effettuare una buona partenza sarà ancora fondamentale. Ancora una volta darò tutto quello che mi sarà possibile».