Hamilton in Emilia Romagna raddrizza una giornata difficile
Il Gran Premio dell’Emilia Romagna non è stato uno dei migliori per Lewis Hamilton che ha concluso la gara sul secondo gradino
Quella del Gran Premio dell’Emilia Romagna è stata una gara piena di colpi di scena per Lewis Hamilton partito dalle pole position, la numero 99 della sua carriera. In un certo senso, una sfida sotto tutti i punti di vista iniziata sin dalla primissima curva. Difatti, il primo giro lo ha visto partecipe di un contatto con Max Verstappen. Sul quale la FIA ha ritenuto opportuno non investigare. La pioggia iniziale inoltre non è andata a suo favore, seppur sia riuscito a tenere il passo dell’olandese per gran parte della gara.
Ha giocato a suo sfavore un errore non comune per l’inglese. “Ho capito che stavo sbagliando e ho cercato di fermarmi, ma non è stata la scelta migliore. Probabilmente ho avuto troppa fretta”, ha detto il britannico. Salvato – forse – dalla bandiera rossa arrivata poco dopo per l’incidente tra Bottas e Russell. Cinque minuti di panico per la Mercedes, che è comunque riuscita a tenere le redini salde.
LA RIMONTA
“Stavo cercando di superare l’amarezza che provi quando commetti un errore e sono tornato nello spirito della gara. Non sapevo se avrei avuto la possibilità di fare dei sorpassi soprattutto per le condizioni della pista”, ha detto Hamilton. La ripartenza ha invece giocato a suo favore, con una distanza ravvicinata che gli ha permesso di riportarsi tra i primi tre. Avvincente la sfida con Norris per il secondo posto, nella quale il connazionale ha tentato di tenerlo dietro il più possibile prima di cedere a pochissimi giri dalla fine.
Nella tanto attesa sfida Mercedes – Red Bull la scuderia austriaca ha avuto la meglio, ma nella battaglia con McLaren il team tedesco ha dimostrato di avere un passo superiore nonostante la sfida non facile. A volte anche coloro che sembrano non sbagliare mai commettono degli errori, ma la rimonta è sempre dietro l’angolo. Sarà il talento dei campioni o tantissima fortuna? Forse entrambe le cose in buon misure. Senza alcun dubbio, una gara che ci ha tenuti col fiato sospeso fino all’ultimo secondo.