GP-Brasile-Antonelli

© Mercedes Petronas Press Area

Kimi Antonelli conquista un ottimo secondo posto nel GP del Brasile, resistendo alla rimonta di un Max Verstappen inarrestabile

In una domenica che sembrava destinata a restare amarissima per i tifosi italiani, Kimi Antonelli ha riacceso un filo di orgoglio per i nostri colori, conquistando un prezioso secondo posto nel GP del Brasile. Per il bolognese, si è trattato di un weekend praticamente perfetto, in cui ha confermato il podio già ottenuto nella Sprint del sabato, riuscendo a difendere la posizione da un agguerrito Max Verstappen alle sue spalle.

 

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Rischio ritiro, ma Kimi riconquista la seconda posizione

Eppure, la sua gara avrebbe potuto terminare già al primo giro, a seguito dell’incidente di Bortoleto. Dopo il rientro della Safety Car, Piastri ha tentato un sorpasso disperato all’interno e ha finito per urtare con l’anteriore destra la posteriore sinistra della Mercedes di un incolpevole Antonelli che, a sua volta, ha involontariamente messo fine alla gara di Leclerc. Successivamente, la direzione gara ha inflitto all’australiano una penalità di 10 secondi, permettendo così a Kimi di riprendere la seconda posizione.

A essere onesto, sono stato fortunato a uscire illeso da quel contatto dopo la ripartenza” – ha raccontato l’italiano al termine della corsa – “Dopo, la monoposto si comportava in modo un po’ strano, ma è stata comunque una bella gara. Alla fine è stato piuttosto stressantegestire Max con gomme più fresche. Per fortuna, con aria pulita davanti siamo riusciti a mantenere un buon ritmo e a chiudere al secondo posto”.

“Non so da dove sia uscito Max… ma sono riuscito a imporre il mio ritmo!”

Al suo primo anno in Formula 1, Antonelli ha già dimostrato di avere sangue freddo e maturità, riuscendo a gestire un Max Verstappen in piena rimonta dalla pit-lane, determinato a strappargli il secondo gradino del podio. Tuttavia, l’olandese ha dovuto arrendersi al pilota della Mercedes, bravo a non cedere alla pressione imposta dal pluricampione.

Non so dove sia uscito Max,” – ha scherzato Kimi al parco chiuso – “ma non mi aspettavo di vederlo lì dietro! Dal canto mio, quando ho visto Max avvicinarsi, ho cercato di aumentare il passo: ho spinto un po’ di più e ho trovato il ritmo. Chiaramente, con queste vetture, quando sei nell’aria sporca è un po’ più difficile inseguire. Così, ho cercato di sfruttare questa peculiarità a mio vantaggio, e ha pagato“.