GP Bahrain, la conferenza stampa dei top team
Col GP del Bahrain, primo appuntamento del calendario del 2023, tutto il paddock della Formula 1 torna alle sue consuetudini. Consuetudini che comprendono anche la solita conferenza stampa.
Primo fine settimana di gara della stagione vuol dire anche prima conferenza stampa. La sensazione è la stessa di quando si torna fra i banchi di scuola dopo i tre mesi estivi di vacanza – quella di una caloroso bentornato. Così si potrebbe riassumere il GP del Bahrain, che altro non è che un ritorno alle vecchie abitudini sia per noi che per i piloti e le loro squadre.
UN GROSSO MARGINE DI MIGLIORAMENTO
Il primo a prendere parola è stato George Russell, che ha cominciato dicendo: “L’umore è buono, sono stati dei buoni test dove abbiamo imparato tanto. Abbiamo visto che c’è una Red Bull molto forte; dal canto nostro però sentiamo di avere un grosso margine di miglioramento. Da ciò che abbiamo capito dai test, può darsi che in questo weekend avremmo un passo migliore, ma lottare per la vittoria sarà sicuramente impegnativo. Questo lo sapevamo già prima dell’inizio della stagione”.
Dalle parole dell’inglese si evince un certo e non troppo velato ottimismo, un po’ in controtendenza a quello che si è detto su Mercedes negli ultimi giorni. Saranno capaci di continuare sullo slancio del finire del 2022? “Lo scopriremo in questo weekend in che posizione saremo. I test credo che abbiano fornito buone informazioni a tutti, il fatto però è che finché non arriviamo alla qualifica ed alla gara non possiamo avere un’idea chiara“.
“Alcuni team sono stati sorprendenti per via della loro prestazioni, altri sono stati molto veloci sul giro secco, altri ancora sulla simulazione di gara. Ad ogni modo è importante tenere a mente che tutti tentano di progettare una vettura che sia rapida in tutte le ventitré gare; e che quella del Bahrain è una pista un po’ anomala. Perciò non credo che il quadro che avremmo questo oggi possa poi rappresentare l’intera stagione“, così il classe ’98. “Almeno in questo momento, è giusto dire però che la Red Bull farà gara a parte. Probabilmente noi potremmo lottare per il secondo posto con Ferrari e Aston Martin“.
“Dal mio punto di vista l’anno scorso è stato ottimo per migliorare e per capire come opera una squadra come la Mercedes. Si lavora ad un livello altissimo con ingegneri che hanno un talento eccezionale. Mi sento fortunato a far parte di un team come questo”.
ANCHE NOI POSSIAMO RAPPRESENTARE UNA MINACCIA (PER NOI STESSI)
Ciò che emerso con assoluta chiarezza dalla settimana passata, è una Red Bull che continua a viaggiare su binari serrati – gli stessi che gli hanno permesso ci vincere 17 gare su 22 nel 2022. “Sono stati tre giorni positivi per noi. Nel complesso i progressi che abbiamo compiuto nel corso dell’inverno sono stati molto positivi, malgrado ciò dobbiamo vedere se questo si verificherà in questo fine settimana e non solo. Perché poi si continuerà a sviluppare, e perché ogni pista è diversa in termini di comportamento della vettura”, le parole di Max Verstappen.
L’olandese tiene i piedi ben ancorati a terra, nonostante quello della RB19 sembri un progetto capace di perfezionare una monoposto che già di per sé era stata più che eccezionale. “Si cerca sempre di migliorare – le sensazioni sono buone, il bilanciamento è buono. Tutti hanno perso un po’ di prestazione per via delle modifiche al fondo, ed ognuno ha cercato di recuperarla in qualche modo. (…) abbiamo fatto un buon lavoro”.
Ed allora chi potrà sfidarli? “Ovviamente i team che ci sono più vicini, credo però che alla fine anche noi stessi possiamo rappresentare una minaccia se non rimaniamo sempre sul pezzo. Non possiamo permetterci di commettere troppi errori, anche se non possiamo essere sempre perfetti. Tutti commettono errori, noi dobbiamo cercare di ridurli al minimo”.
NON ABBIAMO MOSTRATO TUTTO, COSÌ COME RED BULL, CREDO CHE NESSUNO LO ABBIA FATTO
Già a luglio la Ferrari, allora capitanata da Mattia Binotto, aveva deciso di focalizzarsi su quella che poi sarebbe stata la SF23. Proprio per questo motivo le aspettative ora sono alte. Ma si sarà fatto abbastanza? Riuscirà nel suo intento? “Lo scopo è quello. Ma Red Bull è partita forte“, quanto affermato da Charles Leclerc a ridosso del GP del Bahrain. “Quelli sono stati soltanto test e quindi è difficile quantificare di quanto sono avanti rispetto a noi. Abbiamo del lavoro da fare, ma siamo soltanto all’inizio. L’obiettivo è quello di migliorare di una posizione rispetto all’anno scorso“.
La Rossa è stata la vera incognita, dalle loro dichiarazioni neanche a Milton Keynes hanno compreso esattamente dove si possa collocare la squadra del Cavallino. “Non intendo dire [quanto ci siamo nascosti]. Non abbiamo mostrato tutto, così come Red Bull, credo che nessuno lo abbia fatto. È difficile capire esattamente a che livello siamo. Il quadro globale mi dice che siamo un pochino indietro”.
Cominciare bene è una cosa apprezzabile, però non è tutto. Lo si è visto bene dodici mesi fa. “Gli sviluppi nel corso della stagione sono importanti, anzi più importanti. Ciononostante credo che siano stati dei test molto positivi – in cui abbiamo percorso tanti giri, non abbiamo avuto problemi di affidabilità, ed abbiamo fatto tutte le prove e verifiche che volevamo”, ha riferito il monegasco.
E su Vasseur? Come il nuovo team principal si è integrato a Maranello? “È ancora molto presto per dirlo, ma penso che Fred sia molto bravo nell’estrarre il meglio dalle persone mettendole nelle condizioni migliori di lavorare. Già questo weekend ne vediamo i benefici, ed è positivo. Ripeto, è ai suoi primi giorni in pista. Scoprirà tante cose nuove e vedrà come la squadra lavora in un weekend di gara. Ci sentiamo bene, ed è stato impressionante vedere che è stato capace di mettersi a suo agio fin subito in un team così grande”.