GP Azerbaijan, la conferenza stampa dei top team
È giovedì e questo è il fine settimana del GP d’Azerbaijan, questo vuol dire sono una cosa: conferenza stampa.
A distanza di quasi un mese dall’ultima volta, la Formula 1 è pronta a scendere nuovamente in pista per correre il suo quarto appuntamento della stagione, quello del GP d’Azerbaijan. Torniamo quindi alle vecchie abitudini che vedono al giovedì la conferenza stampa dei piloti, anche perché non ne rimarranno molte in questo fine settimana. Non solo per il fatto che torna la poco amata garetta, ma per l’esordio al sabato mattina delle Sprint Shootout – ovvero delle qualifiche legate alla Sprint.
REAGIRE PER TORNARE A LOTTARE
“Questo potrebbe creare un weekend a cui approcciarsi differentemente. Faremo ogni giro cercando di essere competitivi, come sempre”, queste le prime parole di un Carlos Sainz immediatamente stuzzicato sul tema del momento. “La qualifica Shootout sarà complicata, dovremmo alzarci al mattino e fare subito le Q1, e spingere al massimo in una pista che ha tanti avvallamenti con due lunghi rettilinei. Cercherò di svegliarmi bene dato che sarà un programma davvero molto intenso”.
E cosa ne pensa lo spagnolo? “La Sprint sarà divertente ed emozionante. Con più competizione e più giri importanti sarà dura nel corso del fine settimana a livello fisico, però se questo accontenta i tifosi e si ha il prodotto migliore, lo facciamo”.
La stagione però per la Ferrari non è iniziata al meglio, anzi potremmo dire decisamente non in linea con le alte aspettative pre-stagionali. Motivo per cui la sosta non può che essere stata positiva per quelli di Maranello, che hanno avuto tempo di lavorare più intensamente sui problemi sofferti dalla SF23. “Soprattutto dopo queste tre settimane di pausa conosciamo la macchina molto meglio. Abbiamo analizzato cercando di capire qual’è la direzione di sviluppo da seguire, di identificare i nostri punti deboli e quelli di forza dei nostri avversari diretti, e di tentare di rimontare e reagire per tornare a lottare con Red Bull il più rapidamente possibile”.
“Le nostre chance per questo weekend saranno simili a quelle che abbiamo avuto in Australia. È vero che a Melbourne avevamo fatto delle scelte un po’ diverse nell’assetto che sono sembrate funzionare, ed in gara eravamo veloci mentre in passato avevamo patito di più. Spero di poter continuare così e di essere ancora più competitivi”.
Ultima domanda è legata all’ultima novità di casa, quella legata a Laurent Mekies che diventerà presto TP dell’AlphaTauri. “Laurent è una persona molto in gamba e valida. Per lui, in termini di carriera, è un progresso, e sono felice per lui. Quando vieni chiamato per un lavoro così importante, devi assolutamente accettare. Dal canto nostro, non è che stiamo solo perdendo delle persone, le stiamo anche assumendo. Stiamo facendo del nostro meglio per ristrutturare il team e renderlo più forte, e sono sicuro che arriveranno delle persone che sapranno compensare. Ho molta fiducia nell’approccio di Vasseur e della dirigenza per come stanno gestendo le cose”.
AZZERARE E GUARDARE AVANTI
Checo Perez arriva a Baku col ricordo terribile dell’Australia, dove aveva vissuto un sabato estremamente difficile. “Chiaramente in un angolo del cervello ti rimane sempre quel timore, però devi azzerare tutto e guardare avanti. Ci sono stati vari problemi specifici che si sono presentati tutti insieme in quella giornata orribile, in cui davvero è andato tutto male. Però abbiamo capito gran parte dei problemi che si sono manifestati; non ce n’è stato solo uno (altrimenti sarebbe stato più semplice da risolvere) ma varie cose che speriamo non si ripresentino. Sicuro non sarebbe bello, specialmente qui a Baku”.
Lasciandoci indietro quello che è il passato, è bene portarsi avanti pensando al lavoro che c’è stato per prepararsi quest’evento. “È vero che quando sei davanti vorresti che si continui a lavorare senza dare il tempo agli altri di poter recuperare. Ma anche noi abbiamo dato tutto senza dare nulla per scontato, portiamo degli aggiornamenti qui dove ci auguriamo di mantenere la posizione di vertice”.
“Mentre sul tema delle Sprint credo che si debba mantenere un’apertura mentale. Penso che fra i circuiti in cui si poteva portare il format, Baku non è l’ideale perché le gare sono già solitamente piuttosto movimentate e spettacolari. Si dovrebbe essere più selettivi optando per delle tappe in cui è necessario migliorare le cose. Vediamo, qui l’accento dovrà essere posto sulle prime prove libere dove si dovrà essere solidi fin dai primi momenti, dopodiché ogni sessione diventa molto importante. Anche se alla fine presumo che la domenica rimarrà la priorità per tutti”.
SIAMO QUI PER QUESTO, NO?
I cambiamenti a livello strutturale hanno riguardato anche la Mercedes, che nel frattempo ha riportato James Allison nel ruolo di Direttore Tecnico. “James ha sempre fatto parte del team, ovviamente si concentrava maggiormente su altre aree. Riaverlo in una posizione più di supporto ed al fianco di Mike potrà essere soltanto un punto di forza. James ha un’esperienza incredibile e penso che per il futuro potrà essere qualcosa di grandioso, in particolare per tutti i risultati che vogliamo raggiungere in pista e fuori”, così Lewis Hamilton.
La stella a tre punte e suo il sette volte campione del mondo inglese arrivano in Azerbaijan fiduciosi del podio ottenuto a Melbourne. “Diciamo che non potrei avere più fiducia di così. Abbiamo lavorato tanto, e le ultime gare sono andate molto bene per noi. Non sarà semplice ripeterci perché le Ferrari sono veloci, le Red Bull sono velocissime, e sappiamo che anche le Aston lo saranno. Speriamo di poter essere in lotta e di poter competere con loro. Questo di Baku è un evento fantastico ed, in particolare, con il rimescolamento di tutto il format probabilmente sarà il fine settimana più entusiasmante di tutto l’anno“.
Quindi Hamilton è favorevole ha questo “rimescolamento”? “Assolutamente sì. Credo che sarà dura per tutti, però siamo tutti sulla stessa barca. E che pista per provare qualcosa di simile dove i sorpassi sono possibili e dove ci sono state sempre grandi gare. Sicuramente sarà difficilmente poter fare solo una sessione di libere e poi dover andare subito a fare le qualifiche, tuttavia siamo qui per questo, no?“.