GP Austria: si aspettano conferme per l’avvio di stagione

Austria GP 2020

Credits: Red Bull Racing Press Area

Il ministro della Sanità, Rudolf Anschober, ha parlato della possibilità che l’Austria ospiti per prima il Campionato del Mondo di Formula 1 2020, garantendo il sostegno del Governo in base al piano di sicurezza proposto dagli organizzatori

Tutto dipende dunque dall’organizzazione e da come questa deciderà di gestire l’evento. Anschober ha assicurato che il suo giudizio in merito si baserà sulle possibilità di contagio e ha ribadito durante la conferenza stampa che, se mai ci sarà il GP d’Austria, questo si terrà necessariamente a porte chiuse: “Dipende tutto dal concetto di sicurezza che gli organizzatori proporranno” – ha dichiarato a Ö1 – “Consentiremo tali eventi solo in condizioni rigorose e, naturalmente, penso che sia evidente data la situazione, senza pubblico“.

L’opzione “porte chiuse” sarà dunque una costante di questo anomalo 2020, che, a oggi, ha cancellato dal calendario ufficiale della stagione ben 10 appuntamenti, mettendone a rischio altri; uno tra tutti, per il suo valore storico e l’atmosfera cui riesce a dar vita, è il GP di Monza. La data italiana era stata messa seriamente in dubbio, ma pare che la gara nel nostro Bel Paese verrà comunque disputata (però quanto sarà strano guardare le immagini di un autodromo deserto, senza l’enorme cuore Ferrari sventolare sotto al podio).

NON VEDO ALCUN MOTIVO PER VIETARLO

Come riporta soymotor.com, in Austria, dal Ministero dello Sport assicurano di aver già fatto la loro parte. Ora non resta che attendere che la Formula 1 abbia un buon piano per correre senza alcun rischio di infezione.
Il Ministro dello Sport austriaco, Werner Kogler, ha assicurato infatti che vogliono comunque che l’evento abbia luogo, purché i partecipanti rispettino quelle che sono le regole imposte dal Paese per limitare al massimo la diffusione del Covid-19. “Finché i requisiti saranno soddisfatti, non vedo alcun motivo per vietarlo. Vogliamo renderlo possibile” – ha dichiarato Kogler a ORF.