GP Australia, FP3: niente di scontato in qualifica

GP-Australia-FP3-Verstappen

Credits: Red Bull Content Pool

La classifica finale racconta poche sorprese, ma le FP3 del GP d’Australia hanno dimostrato che a Melbourne non ci sia niente di scontato

Terza e ultima sessione di prove libere in vista della sessione di libere in “tarda” mattinata (ore 7). Il meteo sorride ai piloti che preferiscono guidare sull’asciutto, ma la possibilità che piova non è da escludere. Le FP3 del GP d’Australia vedono nuovamente Verstappen al primo posto, seguito ancora una da Fernando Alonso. Dietro a loro né Perez né una Ferrari: Ocon agguanta il podio delle libere sul circuito di Albert Park. Il citato messicano fatica tutta la sessione tra problemi ed escursioni di pista, la rossa fa dei buoni crono e conserva una mescola per domani.

Problemi Red Bull, si mette in mostra il Cavallino

La sessione inizia con il Campione del Mondo subito in pista, insieme alle due Ferrari e le due Haas. Sainz prova un doppio giro di preparazione, il compagno di squadra invece va sul singolo. Lo spagnolo detta il passo, Leclerc lo segue a 4 decimi di distanza. Verstappen è terzo, ma con una mescola di svantaggio. Ben presto il numero 1 risponde e si porta davanti a tutti, come di consueto, poi scavalcato per appena 10 millesimi dal monegasco del Cavallino. Si aggiungono ai primi anche Stroll (terzo) e Alonso (quarto), racchiusi in appena 2 decimi. Il sesto, Hamilton, è invece già a 3 decimi da Sainz.

Dopo un quarto d’ora escono dai box anche i pochi senza tempo, eccezion fatta per Perez. Il messicano non può che attendere che i suoi meccanici terminino i lavori sulla monoposto. Non è noto il problema, ma non sembra qualcosa da sottovalutare. Nel frattempo, due spagnoli dominano la classifica: Sainz torna a segnare il miglior crono e Alonso lo segue a ruota. Arriva poi Ocon, a sorpresa, alle spalle di Leclerc. I problemi della Red Bull numero 11 vengono risolti in tempo utile, tanto da permettere a Perez di scendere in pista per quaranta minuti.

La rossa sorride, Perez meno

Alla mezz’ora, il messicano rientra e una delle pance viene smontata, segno di problemi non del tutto risolti. Tanto graining per tutti i piloti, con Magnussen che finisce nel prato per questo motivo. Le simulazioni passo gara vengono interrotte da bandiera rossa per colpa di un detrito in pista prima di curva 9. Si riparte dopo qualche minuto e si rivede Perez in pista, che al primo tentativo perde subito la vettura a causa degli pneumatici non in temperatura. Aston Martin si conferma in gran forma e fornisce un ottimo passo gara. Ferrari non sfigura, ma non raggiunge le stesse prestazioni.

La classifica cambia molto, vista la differenziazione di lavoro tra diverse scuderie, ma nessuno spodesta Sainz dalla prima posizione. Brutta manovra in pista per Zhou, che dopo un testacoda rientra contromano. Lunghissima bandiera gialla nel primo settore, ignota la motivazione. Nel frattempo riprendono le ultime simulazioni di qualifica, con Verstappen che agguanta il miglior crono, seguito da Alonso e Russell. In forte difficoltà Perez. Le Ferrari scendono in pista con mescola gialla per gli ultimi 10 minuti, facendo intuire di star conservando un treno di gomme rosse per le gara.

Arrivano leggere gocce di pioggia a 5 minuti dal termine, avvertite da Bottas, che si intensificano velocemente. Questo pone fine alle libere, con i piloti che rientrano in pista negli ultimi secondi solo per fare tentativi di partenza dalla griglia. Da segnalare Perez che non fa in tempo a uscire dalla pit lane, ma con l’ala oltre la linea: rischia di ricevere una penalità.