Gp Australia 2015-libere, Mclaren da incubo!

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Scatta ufficialmente il mondiale 2015. A Mellbourne le sensazioni dell’inverno non sembrano aver tradito. Le Mercedes viaggiano su un altro pianeta, ma subito dietro ci sono due Ferrari a guidare un pacchetto di mischia con Williams e Red Bull che prometterebbe un Mondiale da scintille, se davanti non ci fossero le imprendibili Frecce d’argento. Lontanissime le due Mclaren-Honda, che hanno chiuso con il 13° e 16° tempo.

Jenson Button, forse, poteva aspettarsi un simile avvio e cerca di spiegare la situazione: «Non abbiamo fatto quanti giri avremmo voluto fare ma il bilanciamento non era troppo male. Non aver girato nelle PL1 ci ha reso più difficile trovare un buon set-up di base nelle PL2. Non puoi definire l’assetto di una macchina facendo un singolo giro cronometrato, quindi non avevamo lo slancio con cui entriamo di norma nelle PL2. Abbiamo in ogni caso migliorato abbastanza il bilanciamento nel pomeriggio. Abbiamo alcuni problemi da risolvere, ma di base la macchina non sembra troppo malvagia. Sappiamo che non sarà facile, ma stiamo tutti lavorando uniti e risolvendo i problemi che incontriamo, e spero che prima o poi saremo competitivi. Servirà un sacco di lavoro ma sapevamo che sarebbe stata così a inizio stagione». Affidabilità o velocità?: «Al momento ci serve un secchio carico di entrambe!», ha dichiarato l’inglese.

Le qualifiche si prospettano estremamente difficili, e l’obiettivo a questo punto sarà quello di vedere la bandiera a scacchi subendo il minor numero di doppiaggi possibili: «Sono sicuro che le qualifiche saranno difficili, spero che non saremo in ultima fila e che ci saranno 20 auto in gara. Ma non sarà facile. Lo sappiamo tutti e questa è la cosa importante. I test sono stati difficili, non è che all’improvviso la situazione sarà fantastica alla prima gara. Non puntiamo il dito contro nessuno e lavoriamo uniti».

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Non è andata meglio al compagno di squadra di Button, Kevin Magnussen, che dopo 4 giri in PL2 è stato protagonista di un’uscita di pista in curva 4, andando a muro e danneggiando la sua Mp4-30.
«Non abbiamo girato troppo nelle PL1 e poi nel pomeriggio sono uscito e ho danneggiato la macchina, quindi non sono riuscito ad accumulare chilometri. Non c’era nulla in pista, ho provato a forzare il punto di frenata alla curva sei, ma ho perso il posteriore in ingresso e non ho potuto evitare di colpire il muro, è stato un errore di guida. È un peccato, ma sono cose che succedono purtroppo, la vita va avanti», ha dichiarato il danese che, comunque, qualcosa di positivo riesce a trovarlo: «Il bilanciamento e le sensazioni in macchina sono buone, non siamo veloci come vorremmo ma non siamo troppo lontani dal bilanciamento ottimale della vettura. Chiaramente possiamo migliorare molto, ma è un buon punto di partenza. Spero che avremo un’idea migliore di dove siamo nella PL3 di domani. Spero di poter affrontare le qualifiche con un po’ più di fiducia».

Maria Felice Ferrara
@feliciaferrara2