Formula 1, Red Bull infuriata: «Impossibile rompere il motore dopo 50 km»
La Red Bull è veramente infuriata e, potrebbe anche averne tutte le ragioni. Dopo le prime due sessioni di prove libere del GP d’Australia, gli uomini di Milton Keynes appaiono in evidente difficoltà: nelle libere 1, Ricciardo e Kvyat non sono riusciti ad andare oltre la decima e undicesima posizione mentre nelle libere 2, è sceso in pista solo il russo, sesto a fine sessione, con Ricciardo fermo nel garage a causa di alcuni problemi riscontrati sulla power unit.
E proprio il propulsore della Renault continua a essere sotto la lente d’ingrandimento da parte della Red Bull. In base ai primi rumors che sono arrivati dal paddock di Melbourne, la power unit presente sulla RB11 del 24enne di Perth, sarebbe non più riparabile e obbligherebbe gli uomini di Milton Keynes a usare già la seconda unità al primo Gran Premio dell’anno. Anche se Daniel Ricciardo ha preferito non proferire parola, a sparare a zero nei confronti della Renault Sport ci ha pensato Helmut Marko.
«Il motore si è rotto dopo appena 50 chilometri, è inaccettabile, visto che si deve coprire un’intera stagione con appena quattro propulsori – ha commentato l’austriaco ai connazionali di ORF – Avremo una riunione mercoledì in Inghilterra perché non si può andare avanti così. Ogni volta ci viene promesso che la volta dopo sarebbe meglio, perché i risultati che avrebbero raccolto nei collaudi al banco sarebbero stati incoraggianti». Il rapporto con la Renault sembra tornato a essere molto fragile, tanto che hanno nuovamente circolato voci di un imminente divorzio tra i transalpini e gli austriaci, sempre più ai ferri corti. E se a Milton Keynes avessero intenzione di realizzare una power unit in proprio?
Eleonora Ottonello
@lapisinha