GP Arabia Saudita, per le Red Bull è un’altra categoria!

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Sergio Perez è il vincitore del Gran Premio d’Arabia Saudita: le due Red Bull sono imprendibili e firmano la seconda doppietta consecutiva

A Jedda si spengono i semafori per il secondo Gran Premio della stagione. In pole position in Arabia Saudita c’è la Red Bull di Sergio Perez, affiancato dall’Aston Martin di Fernando Alonso. Alle loro spalle si schierano in seconda fila la Ferrari di Carlos Sainz e la Mercedes di George Russell. I grandi assenti delle prime file sono Charles Leclerc e Max Verstappen. Il primo costretto a una penalità di dieci posizioni; il secondo tradito dalla propria monoposto durante la qualifica di ieri. I due, in dodicesima e quindicesima posizioni, sono chiamati a una grande rimonta.

Al via del Gran Premio d’Arabia Saudita il più scattante è Fernando Alonso. Il due volte campione del mondo sorpassa Perez alla prima curva e diventa leader del Gran Premio. All’asturiano viene però inflitta una penalità di cinque secondi, per non essersi posizionato bene sulla linea di partenza. Nel corso del primo giro Leclerc recupera ben tre posizioni, mentre un contatto con Gasly costringe Piastri a fermarsi subito per cambiare l’ala anteriore.

A JEDDA LA SAFETY CAR METTE IN PAUSA LA GARA

Lance Stroll sorpassa la Ferrari di Carlos Sainz, mentre Verstappen recupera le prime due posizioni. Perez riprende la leadership dopo quattro giri: Alonso si mantiene per un po’ entro il secondo, ma poi aumenta il distacco con la Red Bull. Leclerc risale in top 10 e sorpassa la Mercedes di Lewis Hamilton, in evidente difficoltà con la mescola media. Il monegasco viene poi raggiunto da Verstappen.


Al giro numero 15 il muretto Ferrari chiama Sainz ai box, tendendo una trappola all’Aston Martin e costringendo Stroll al pit stop. Sainz viene richiamato durante il giro successivo e conclude un ottimo overcut, rientrando in nona posizione davanti a Stroll. Pit stop anche per Leclerc, e Versappen ha strada libera per salire in quarta posizione. La gara viene poi interrotta da una Safety Car: a Stroll viene chiesto di fermare la monoposto in pista. Ne approfittano Perez, Russell, Verstappen e Hamilton per fermarsi. Alonso sconta anche la penalità.

IN ARABIA SAUDITA E’ DI NUOVO DOPPIETTA RED BULL

La Safety Car rientra al termine del ventesimo giro. Hamilton sorpassa la Ferrari di Sainz, mentre Verstappen supera Russell e si mette alla caccia di Alonso. Alexander Albon accusa un problema ai freni, e lentamente rientra ai box per ritirarsi dal Gran Premio. Le Red Bull, intanto, volano via: al giro numero 30 sono più veloci di nove decimi rispetto all’Aston Martin di Fernando Alonso, la terza vettura più veloce in pista.

Verstappen spinge per raggiungere Perez, ma è costretto a rallentare il ritmo. Intanto, è concitata la lotta per il punto della decima posizione tra Tsunoda e Magnussen: è il pilota della Haas a spuntarla alla fine. Al termine della gara, Sergio Perez vince il Gran Premio d’Arabia Saudita. Sul traguardo con lui il compagno di squadra Max Verstappen, che si aggiudica il giro veloce, e Fernando Alonso. Al quale però, dopo la cerimonia del podio, aggiudicano una penalità di dieci secondi per non aver servito la penalità correttamente. Il terzo classificato diventa dunque George Russell.