arabia saudita

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Tutto pronto per il secondo appuntamento stagionale. In quel di Jeddah, in Arabia Saudita, è difficile prevedere che tipo di gara ci aspetta. La febbre da Formula 1 è altissima, e la voglia di tornare a correre altrettanta. Quest’anno però, avremo delle novità sul tracciato Saudita, volte ad incrementare la sicurezza.

Dopo un super debutto nel 2021, con la battaglia all’ultimo sangue tra Hamilton e Verstappen che poi portò i due a giocarsi il titolo a pari merito, il Gran Premio di Arabia Saudita si prepara ad accogliere la terza edizione. Circuito di stampo moderno, con curve molto veloci e muri estremamente vicini, che sposa al meglio la filosofia delle nuove monoposto ad effetto suolo. Ma la sua dinamicità e velocità ha più volte tirato fuori la criticità della sicurezza.

Ricorderemo tutti lo scorso anno l’incidente ad alta velocità di Mick Schumacher, uscitone illeso fortunatamente, ma che certo ha attirato l’attenzione sul layout del tracciato. Già dopo la prima edizione, infatti, vennero aggiunte delle barriere ed altri accorgimenti volti ad incrementare gli standard di sicurezza. Ma come sappiamo non è mai abbastanza. Ecco dunque ulteriori aggiornamenti, stavolta volti a migliorare la visibilità dei piloti, elemento che ha suscitato non poche lamentele lo scorso anno.

In pista ci sono dei cambiamenti, penso che stavolta i piloti ne saranno ben felici. Li abbiamo ascoltati e migliorato la visibilità. Già dal venerdì potremo avere dei riscontri se queste migliorie funzionano davvero.” – ha dichiarato il CEO del tracciato di Jeddah.

Grossa modifica tra curva 22 e 23

Durante l’inverno abbiamo apportato alcune modifiche interessanti per migliorare le linee visive. In cinque curve diverse, per esempio, abbiamo arretrato i muri, tra i due e i sei metri, aumentando così anche le vie di fuga. L‘aspetto del tracciato, così, è cambiato molto.”

Abbiamo anche rimosso le piastre d’acciaio che avevamo posizionato all’interno di alcune curve” – ha continuato Whitaker – “come specificatamente richiesto dalla FIA.

La modifica più importante, però, è avvenuta nella parte conclusiva del tracciato, tra curva 22 e 23, che cambiano conformazione, portando così i piloti a dover rallentare ed affrontare quella zona almeno 30 km/h più lentamente rispetto al passato.

L’unico cambiamento nell’effettivo layout della pista lo abbiamo fatto tra curva 22 e 23. Adesso sono curve più impegnative, e lente, da percorrere almeno a 30 km/h in meno rispetto allo scorso anno.” Ed essendo il circuito nato ed adattato, inizialmente, alle caratteristiche delle vetture 2021, con l’abbassamento da terra delle nuove monoposto, anche i cordoli hanno creato – lo scorso anno – non pochi problemi.

E quindi, altra novità. “Abbiamo sostituito e modificato tutti i cordoli lungo tutto il circuito. Ora sono più morbidi e hanno un angolo ben più piccolo nella parte posteriore, così che possano dare meno fastidio a queste nuove vetture“.

Non solo novità interne, ma anche esterne. Il paddock di Jeddah, già di per se molto bello e particolare, sta acquistando ancora più fascino, con nuova vegetazione e dintorni ben più sviluppati. Le strade sono tutte complete, l’ingresso stesso del circuito è servito meglio, per non parlare poi, appunto, della parte green del circuito, sempre più presente. Il tutto garantisce così ancora più bellezza e professionalità ad un ambiente controverso, ma molto piaciuto.