GP Arabia Saudita pagelle

Credits: Red Bull Press Area

Al termine della gara abbiamo assegnato un voto alle performance dei piloti, che si sono sfidati su un nuovo circuto: vi presentiamo le pagelle del GP dell’Arabia Saudita

Il penultimo apputamento del mondiale si è corso sul nuovo tracciato di Jeddah, in Arabia Saudita. Si tratta di circuito cittadino dove si sfiorano i muri, si raggiungono velocità altissime e deve gli errori si pagano a caro prezzo. La sfida al mondiale si è riaccesa in pista tra Verstappen e Hamilton, che ci hanno regalto spettacolo e scintille. Il britannico ha colmato il gap e vola verso Abu Dhabi con la consapevolezza di giocarsela fino all’ultima curva.

Come di consueto, al termine della gara abbiamo assegnato un voto alle performance dei piloti. Tra duelli, bandiere rosse, Safety Car, incomprensioni, trattative, penalità e chi più ne ha, più ne metta, vi presiamo le pagelle del GP dell’Arabia Saudita.

GP ARABIA SAUDITA: LE PAGELLE DEI SUFFICIENTI

MONDIALE 2021 10: ci stiamo avvicinando alla fine del mondiale, manca un solo appuntamento, ma possiamo iniziare a tirare le somme e dare qualche numero. Al di là di come finirà ad Abu Dhabi, ringraziamo Hamilton e Verstappen per farci tenere il fiato sospeso fino alla fine. Fino a qui è stato un mondiale calcolato sui millesimi e sui punticini. Ci hanno regalato uno spettacolo unico ricco di scintille, colpi di scena e forti emozioni; come non vivevamo da qualche anno. Al di là dei colpi bassi e delle follie fatte, la loro fame di vittoria di merita un 10.

GIOVINAZZI e OCON 9: l’italiano ha corso uno dei weekend migliori della stagione. Da separato in casa si è conquistato il Q3 e in gara ha mantenuto un ottimo passo. E’ rimasto fuori dai guai facendo tutto alla perfezione e terminando la gara a punti, a sandwich tra Sainz e Norris. Anche Ocon ha gestito benissimo una gara piena di colpi di scena e di ripartenze. Peccato per aver perso il podio proprio all’ultimo.

HAMILTON 8: non molla mai, ma questo già lo sapevamo. Non ha nessuna intenzione di cedere la corona e lo scettro a qualcun altro. Ha già vinto sette titoli mondiali, ma resta affamato come il primo giorno. Vince la gara e recupera il gap nei confronti di Verstappen. Tuttavia, il 10 non lo merita nemmeno lui oggi. Si lascia sorpredenre da un super Max nella seconda ripartenza ed è co-responsabile del tamponamento in gara. E’ zero a zero palla al centro: prossimo appuntamento Abu Dhabi.

VERSTAPPEN 7: anche lui non è uno che non molla facilmente l’osso, e per fortuna. Riesce a vedere delle opportunità anche quando sembrano non essercene e questo gli va riconosciuto. Domenica, però, qualche colpo basso lo ha tirato, ed è per questo che non può prendere il massimo dei voti. In qualifica in un giro mostruoso picchia contro il muro e in gara ha difeso due volte fuori dai cordoli la posizione, che avrebbe dovuto restituire. Chissà cosa si inventerà ad Abu Dhabi.

LECLERC e SAINZ 6: terminano una buona gara in settima e ottava posizione. Sembravano averne molto di più. Sainz volava nel primo stint sulle gomme hard e Leclerc ne aveva per tenersi la quarta posizione. Si sà, dalle bandiere gialle e le Safety Car c’è sempre qualcuno che ottiene vantaggio e chi ci rimette. Questa volta è toccato alle due Rosse.

I RIMANDATI AD ABU DHABI

PEREZ 5: non ci siamo, ancora una volta. Rovina la gara di Leclerc e non è d’aiuto al team. Per fortuna manca poco e può andare in vancanza.

RAIKKONEN 4: weekend complicato per il finlandese. Ne esce sconfitto dal paragone con il compagno di squadra che è invece arrivato a punti. Come se non bastasse, ha rovinato la gara di Vettel cercando un sorpasso impossibile.

CIRCUITO 3: c’è chi dice che ci vuole coraggio per ideare un circuito del genere, per me si tratta di incoscienza. Muri stretti, velocità elevate e vie di fuga praticamente insistenti. Ci vuole un cuore forte per vedere la gara. Cosa fa pensare che un mix tra Monaco e Monza possa essere adatta a far correre i piloti?

MICHAEL MASI 2: Michael in pallone come me durante un esame universitario. Cosa li fanno a fare i regolamenti se poi non li leggono e non li usano? Non hanno perso occasione per scrivere una triste pagina nella storia del Motorsport. Bandiere gialle, Safety Car, poi bandiere rosse, poi partenze da fermi e trattative per decidere le posizioni. Una cappellata dietro l’altro. E non solo a Jeddah. Che imbarazzo.