GP Abu Dhabi, le pagelle
E’ Lewis Hamilton il campione del Mondo 2014. Vincendo ad Abu Dhabi, l’inglese vince il suo secondo titolo mondiale eguagliando, tra i piloti in attività, Fernando Alonso.
Ecco le pagelle del GP:
Lewis Hamilton 11: Come le vittorie stagionali. Gara perfetta, in partenza si prende il primo posto e solo Massa, dopo la seconda sosta gli sta qualche giro davanti. Vince gara e campionato, con decisione e carattere.E’ il terzo pilota della storia a vincere più di 10 gare in un anno. Secondo titolo meritato. Squalo.
Felipe Massa 10: Sogna la vittoria, non rischia l’azzardo di fare un solo stop ma attacca con gomma fresca chiudendo vicino ad Hamilton. Una gara magnifica, che ne certifica la rinascita. Il terzo podio stagionale dopo la gara più bella dell’anno. Araba fenice.
Valtteri Bottas 8: Parte male ma rimonta, raccogliando il sesto podio stagionale. Veloce, sicuro, attento. Solido. Alce.
Daniel Ricciardo 8: Dalla pit lane al quarto posto con la solita gara di attacco. Si dimostra un grande e raccoglie il terzo posto in campionato. Tasso del miele.
Jenson Button 7.5: Saluta la F1 con l’ennesima bella gara. Lascia non per demeriti ma per esigenze di marketing McLaren. Lascia da grande pilota. Leone.
Nico Hulkenberg 7: Sesto con la Force India, a chiudere una stagione con tanti punti. Merita un grande team. Talento puro. Bisonte.
Sergio Perez 7: Ottima prova, punti e sorpassi di classe. Ritrovato. Giaguaro.
Sebastian Vettel 6.5: Emozionato per il saluto, rimonta fino all’ottavo posto. Ora c’è la Ferrari. Cavallino (di razza).
Fernando Alonso 6: Saluta la Ferrari con emozione. Un grande campione che saluta lottando con un mezzo non competitivo. Come da storia. Toro.
Kimi Raikkonen 5.5: Stagione nera che si chiude con 2 punti (che sarebbero stati 1 senza doppi punti). Ora si prepara il volo per il 2015. Airone.
Nico Rosberg 7: Era un 5 perchè parte male, non impensierisce mai Hamilton e non si gioca il titolo. Ma per lui non giudico solo la gara. La macchina si rompe, gira lentissimo ma non molla. Il team gli chiede di fermarsi ma lui rifiuta, onorando il campionato fino all’ultimo metro. Questa scelta gli costa il doppiaggio del compagno-rivale: non lo meritava. E’ stato 12 domeniche leader del campionato. Saggio, ci riproverà. Record di pole, con 11. Lepre
Daniil Kvyat 5: Ennesimo ritiro, chiude l’anno distante dal compagno Vergne. Eppure va in Red Bull. Misteri della F1. Volpe.