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Credits: COTA Twitter

Oltre alla MotoGP, posticipata a novembre, Austin ha rinunciato anche alla tappa della IndyCar prevista il 26 aprile

La diffusione del contagio da Coronavirus non ha risparmiato nemmeno gli Stati Uniti, con il circuito di Austin costretto a chiudere i battenti. Inizialmente, quello texano sembrava il round ideale per ospitare l’apertura della MotoGP 2020 nel weekend del 5 aprile, ma complici le misure di precauzione sanitaria, l’appuntamento con le due ruote è stato posticipato al 15 novembre. Vale a dire una ventina di giorni dopo rispetto alla F1, che farà tappa in Texas nel weekend del 25 ottobre. Data che la proprietà del COTA spera di mantenere, nonostante lo sconvolgimento del calendario iridato. Quanto alla F1, si attende ancora di conoscere il destino di diversi GP: quello della Cina, ufficialmente posticipato (ma sembra che sarà cancellato), quello d’Australia (ufficialmente cancellato, ma le autorità stiano lavorando per farlo disputare a fine anno) e quelli di Bahrain e Vietnam, che slitteranno a fine stagione.

AUSTIN CI CREDE

Nel frattempo, fino all’inizio dell’estate gli eventi che radunano migliaia di persone sono stati cancellati o posticipati. Lo ha annunciato il boss del circuito di Austin, Bobby Epstein: “Per i prossimi 90 giorni, non avremo manifestazioni che accumulano vendite di biglietti vicino alle 600.000. Tutte queste sono state cancellate oppure posticipate. Ma ciò non mette in pericolo la data della F1, che è fissata al 25 ottobre”

In una nota diffusa dal circuito, il COTA si è detto anche rattristato per i suoi dipendenti: “Abbiamo il cuore spezzato per tutte quelle persone che lavorano un anno intero per accogliere qui persone da Austin e da tutto il mondo. Ci spiace che rimarranno in questi mesi senza lavoro. La soddisfazione di allestire eventi internazionali ha lasciato il posto alla costernazione per una crisi sanitaria mondiale. Ci auguriamo che ciascuno segua le indicazioni governative e rimanga sano, così da poter godere qui al COTA di nuovi eventi in tempi migliori”