Formula 1 Mercato Piloti F1 George Russell: Williams o Mercedes nel suo futuro 29 Luglio 2019 Eleonora Ottonello Credit: ROKiT Williams Racing Press Area Sebbene guidi per la Williams, le capacità del giovanissimo George Russell non sono mai state messe in discussione. La FW42 non è certamente una monoposto facile e la possibilità che il pilota inglese possa finire a punti da qui a fine anno, sono pressoché remote. George Russell ha costantemente battuto il suo compagno di squadra, Robert Kubica, in quella che è stata la prima stagione in Williams di entrambi. Se per l’inglese è un’assoluta prima volta nel ruolo di titolare in un team di Formula 1, il polacco, tuttavia ha alle sue spalle un quadriennio completo nella massima serie automobilistica, dal 2006 al 2010 prima di rimanere gravemente ferito in un incidente in occasione del Rally di Andora, nel febbraio del 2011. Quando George Russell lo scorso anno ha firmato con la Williams, si è parlato subito di un pluriennale che lo avrebbe legato alla scuderia di Grove per più tempo di una sola stagione. Anche se non è il segreto di Pulcinella, troppo spesso ci dimentichiamo che i i contratti possono contenere determinate clausole per permettere ai piloti di uscirne prima che scadano. I posti liberi per il 2020 sono davvero pochi, e almeno per il momento non riguarderebbero i sedili che contano. Eppure George Russell, col supporto della Mercedes, è pronto a dare una svolta alla sua carriera. MERCEDES: nonostante la prima stagione in Formula 1 del pilota britannico per la maggior parte degli appassionati possa essere etichettata come deludente, in casa Mercedes potrebbero decidere di promuovere il 21enne. Già dal prossimo anno. Reflecting on a very 🥵 day! Check out #GR63‘s thoughts after Friday’s running 👉 https://t.co/Fzki0P5USJ #GermanGP 🇩🇪 pic.twitter.com/ThPhXDxPtP — ROKiT WILLIAMS RACING (@WilliamsRacing) July 26, 2019 George Russell, infatti, un pilota del team Junior della Mercedes e ha vinto il campionato della GP3 Series 2 nel 2017 e il campionato di Formula 2 nel 2018. L’unico altro pilota ad aver vinto entrambe le categorie in successione è Leclerc. Il monegasco, dopo una stagione di apprendistato in Alfa Romeo, è stato promosso in Ferrari. Ma gli ostacoli per l’arrivo del britannico in Mercedes sono due e portano il nome di Valtteri Bottas ed Esteban Ocon. Il contratto del finlandese scadrà a fine anno e a meno che la scuderia tedesca dedica di far valere l’opzione, a fine anno si libererà un sedile sulla W10. Ocon, dal canto suo, sembra essere il predestinato per prendere il posto di Bottas, spinto anche dal team principal della Mercedes, Toto Wolff, che sembra credere fermamente nelle potenzialità del francese. Ora le cose si fanno dure per George Russel: solamente se Ocon finisse per non essere promosso dalla Mercedes, potrebbero aprirsi le porte di Brackley per il pilota britannico. WILLIAMS: probabilmente è la destinazione più probabile per il pilota inglese, che quindi, si troverà probabilmente ad affrontare un altro anno di patimento. In occasione delle prime gare dell’anno, George Russell si è comportato in modo eccezionale, battendo Kubica in tutti i primi dieci Gran Premi. La stellina del Mercedes Junior team non è ancora riuscito a chiudere una sola gara all’interno della top 14, e prima della fine dell’anno sembra impossibile che possa terminare in zona punti. Nonostante ciò è riuscito a ottenere il massimo da una monoposto in affanno. Ma quello che ha maggiormente sorpreso tutti è come George Russell sia finito davanti ad alcuni piloti non Williams in cinque casi, cosa accaduta finora in solo un’occasione a Kubica. Quando il pilota britannico ha firmato con la Williams, si è da subito parlato di un contratto pluriennale. Quindi a meno che non emerga un’altra opportunità con un team di livello superiore, sembrerebbe proprio che George Russell sia destinato a fermarsi a Grove un’ulteriore stagione. Tags: 2019, Esteban Ocon, George Russell, Mercedes AMG Petronas, Valtteri Bottas, Williams F1 Team Continue Reading Previous Ferrari e quell’unsafe release: giusto penalizzare la scuderia?Next Alfa Romeo farà appello alla FIA per la penalità di Hockenheim