Gasly: “Con i paddock affollati è difficile lavorare bene”

Gasly contro Alpine

© Alpine Press Area

Pierre Gasly non ha gradito l’eccessivo numero di persone presenti in Pit Lane durante il weekend di Monza, dichiarando come con i paddock troppo affollati non si lavori bene

Come ogni pista presenta le sue caratteristiche, così anche per i paddock si evidenziano delle peculiarità: a Spa, per esempio, l’area hospitality e i garage sono separati da scale; a Zandvoort, invece, sono in due zone differenti del circuito. Ma oltre alle distanze da percorrere per raggiungere i diversi punti d’interesse, a rendere più complicata la vita dei piloti durante i weekend ci sono soprattutto i paddock eccessivamente affollati. Migliaia di tifosi si aggirano tra le stradine del “dietro le quinte” per accaparrarsi un selfie o scambiare due chiacchiere con i campioni, rallentando però la serie di impegni ai quali i piloti devono presenziare: eventi degli sponsor, interviste, riunioni del team.

I circuiti sono ambienti di lavoro

Monza è uno dei circuiti più storici e blasonati presenti nel calendario di Formula 1, ciò rende di conseguenza il paddock uno dei più affollati del Circus. A proposito di ciò, Pierre Gasly ha confessato: “E’ bello, ma ho bisogno dello spazio necessario per lavorare correttamente. Amo i fan e mi piace fermarmi e dare loro un po’ di tempo”, ha continuato il pilota francese. “Ma questo è il nostro ambiente di lavoro e a volte è difficile andare in giro e assicurarsi di essere puntuali per gli impegni che abbiamo”. Ha dichiarato ai media: “Monza ha davvero una delle Pit Lane più trafficate. È molto piacevole, ma a volte ci sono anche persone che bussano alla porta dell’hospitality e ti chiedi come ci sono arrivati”.

In questo senso la Formula 1 è l’unica gara di motorsport in cui sono presenti sulla griglia di partenza ospiti e vip fino a poco prima della partenza della gara. Pertanto, lo spazio dei piloti è spesso invaso da alcune delle più grandi celebrità del mondo e da fan che hanno pagato cifre considerevoli per poter scendere in Pit Lane al fianco dei propri beniamini. Tra performance circensi, dj set e riflettori puntati addosso, Verstappen e soci sono chiamati a un grande sforzo mentale per potersi isolare e trovare la giusta concentrazione prima che i semafori si spengano. L’imminente Gran Premio di Las Vegas non sarà certo da meno visto l’enorme afflusso di star che si attende nel weekend di metà novembre.

Alice Lomolino