Dichiarazioni Formula 1 Futuri pneumatici in Formula 1: addio a Pirelli? 21 Marzo 2023 Gabriele Bonciani Credits: Pirelli Twitter Da 12 anni sta monopolizzando il mondo della Formula 1. La casa produttrice italiana, Pirelli, potrebbe però poter lasciare questo sport. Nulla è ancora deciso per il futuro, mentre alcuni competitors si affacciano alla porta. Potremmo davvero tornare ad avere più di un produttore come in passato con Michelin e Bridgestone?Vi ricordate quanto team diversi correvano con pneumatici diversi? Situazione molto particolare, che forse oggi potrebbe non essere la miglior soluzione, ma mai dire mai. Pirelli è in Formula 1 dal 2011, quando prese lo scettro da Michelin e Bridgestone, che fornivano lo sport automobilistico nei primi anni del nuovo millennio. Allora non era solo una questione di chi aveva la monoposto migliore. Anche scegliere il giusto fornitori di pneumatici aveva una valenza importante, e poteva fare la differenza. Ricorderanno, i fan più longevi, anche numerosi scandali e problematiche legate proprio a questo dualismo che vi era. Come ad Indianapolis, nel 2005, quando la griglia di partenza era composta da sole 6 vetture, le uniche di tutto il paddock che montavano pneumatici Bridgestone. Ad oggi tante cose sono cambiate, e nel tentativo di evitare altre situazioni del genere, la Formula 1 decise di dare in mano ad una unica azienda la fornitura di gomme. Da qui, l’ingresso della casa italiana Pirelli.GP USA: Al via partono solo 6 vetture ➖ “La più strana partenza di sempre”. A Indianapolis si presentarono sulla griglia di partenza solamente sei vetture (Ferrari, Jordan e Minardi) gommate Bridgestone ➖ 📅 #AccaddeOggi: #19Giugno 2005#SkyMotori #F1 #Formula1 pic.twitter.com/GXh8zRsnED— Sky Sport F1 (@SkySportF1) June 19, 2020 Ma il fatto che questi siano dentro allo sport dal 2011, non gli garantisce, di diritto, il posto assicurato per il futuro. Anche Pirelli negli anni ha dovuto affrontare numerose difficoltà e lamentele. Spesso i piloti si lamentavano degli pneumatici, per l’eccessiva usura o per la qualità non all’altezza. Ma in casa Pirelli non si sono mai tirati indietro alle sfide, e hanno saputo modificare il loro prodotto con lo scopo di garantire a piloti e team uno pneumatico il più conforme e prestazionale possibile.Pirelli è anche passata dalla fornitura arcobaleno (ricorderete quando prima del cambio regolamentare vi erano tantissime tipologie di gomme diverse, ciascuna con un colore diverso, come ultra-soft, super-soft e via dicendo), al passaggio ai cerci da 18″, che come sappiamo ha portato ad un totale rinnovamento dello pneumatico. Insomma, così come tanto si è evoluta la Formula1, l’aerodinamica e le prestazioni delle monoposto, anche in ambito gomme vi sono stati tantissimi sviluppi. 🚨| The FIA has launched an invitation to tyre manufacturers to apply for the exclusive F1 supply deal for 2025. •••#F1News #FIA #Pirelli #FormulaOne #Formula1 #F1 #F12023 #Motorsport #GrandPrix #F1Tech #F1Data pic.twitter.com/9UEgUJXfJH— Sam Kitching (@1SamKitching) March 21, 2023Ancora Pirelli fino al 2025. E poi?Abbiamo la certezza che la casa produttrice italiana fornirà Formula 1 – e quindi anche Formula 2 e Formula 3 – fino al 2025, ma per il futuro ancora non vi è certezza. A partire da quell’anno, infatti, non sappiamo ancora cosa accadrà. Questo perché la FIA ha aperto a nuove discussioni e a nuovi possibili accordi, anche con altri competitors.Con il mondo della Formula 1 sempre più esigente e alla ricerca della sostenibilità, le caratteristiche degli pneumatici del futuro dovranno essere ben chiare e – appunto – sostenibili. Non dimentichiamoci della campagna, proprio della Formula 1, di arrivare, entro il 2030, ad essere ‘net-zero carbon‘. Il rispetto dell’ambiente, anche in uno sport estremamente costoso e dispendioso come è la F1, sta diventando un argomento molto attuale.Se abbiamo la certezza che la caratteristica introdotta lo scorso anno dei cerchi da 18″ non verrà cambiata, ciò che la Formula 1 ricerca nello pneumatico del futuro sono standard di performance, sicurezza, e sostenibilità. “Abbiamo concordato questi target in accordo con i team ed i possessori dei diritti. Vogliamo garantire pneumatici che riescano a lavorare bene in una ampia finestra, che minimizzino il surriscaldamento e con un degrado basso, così da poter dare anche diverse strategie ai team“.“L’offerente che vorrà aggiudicarsi i diritti per fornire la Formula 1, dovrà poi seguire degli standard di sostenibilità e dovrà essere in grado di dimostrare i livelli di innovazione e di impatto ambientale di un intero ciclo di vita del pneumatico“.Le nuove gomme del futuro saranno, inoltre, equipaggiate con un chip elettronico così da migliorare l’attività di monitoraggio e analisi dei dati. Come detto, essendo l’accordo valido anche per Formula 2 e Formula 3, persino le classi minori saranno interessate e coinvolte in questa notizia. Da capire, dunque, cosa avremo in futuro. Di nuovo Pirelli anche per il triennio 2025-2028, o nuovo fornitore in Formula 1? Tags: 2023, Mario Isola, Pirelli Continue ReadingPrevious GP Arabia Saudita, Magnussen “davvero felice” dopo il passaggio all’ultimo respiro su TsunodaNext Alpine chiederà modifiche alla FIA sulle regole di posizionamento in griglia