Formula 2, Riassuntone GP Bahrain: nuovo format, stesse emozioni
Nel primo Riassuntone dell’anno riviviamo il GP del Bahrain di Formula 2 con l’esordio del nuovo format all’insegna delle solite, vecchie, forti emozioni
Nel weekend al Manama Circuit di Sahkir le luci si accendono anche sul primo appuntamento stagionale della Categoria Cadetta della Formula 1. Con il GP del Bahrain si apre una nuova era per la Formula 2 grazie a un format tutto nuovo e “condensato” composto da ben due Sprint Race e la consueta Feature Race. Questa struttura garantisce lo stesso numero di gare a fronte di un minor numero di circuiti coinvolti seguendo l‘ideale di sostenibilità tanto caro a Liberty Media. Bisogna essere onesti, prima del debutto i motivi di perplessità erano molteplici. Adesso però i fan possono dormire sogni tranquilli: la Formula 2 è tornata e non è cambiata affatto.
Rimonte, incidenti, episodi dubbi, insomma, è tutto fortunatamente come lo avevamo lasciato nel 2020. A onor del vero, non proprio tutto: come ogni anno la griglia è composta da nuovi volti e vecchie conoscenze nel gioco della sedia forse più veloce al mondo. Con Schumacher, Mazepin e Tsunoda promossi nella Massima Serie, Ilott reclutato in Ferrari, e tanti altri che hanno dovuto dare l’addio, la Formula 2 guadagna nuovi protagonisti. I nomi sicuramente più interessanti sotto questo punto di vista sono i neopromossi dalla Formula 3 Lawson, Pourchaire e Piastri, senza però trascurare i “nostri” Matteo Nannini e Alessio Deledda.
C’è anche chi come il brasiliano Petecof ha fatto il salto di qualità, bypassando la Formula 3 e salendo nella Categoria Cadetta direttamente dalla Formula Regional, dalla quale è peraltro uscito vittorioso. Altri invece hanno solo cambiato blasone, uno su tutti Dan Ticktum, ex-pilota DAMS che si trova ora a vestire la casacca della Carlin prendendo proprio il posto del nipponico ora in forze alla AlphaTauri. Le premesse dunque c’erano tutte, e i tre appuntamenti del fine settimana non ci hanno assolutamente delusi.
FORMULA 2 SPRINT RACE 1&2: NUOVE RECLUTE A RAPPORTO
La prima Sprint Race dell’anno riserva già una sorpresa. Le prime tre posizioni sono occupate da 3 rookie con la pole che va a Theo Pourchaire alla sua prima stagione ufficiale. Il francese però scatta male e cede la testa a Lawson, arrivando poi a doversi difendere dal campione di Formula 3 in carica Oscar Piastri, in forze alla Prema. Insidiato successivamente anche da Shwartzman, il pilota della ART si difende ma deve arrendersi per un problema tecnico. Nel frattempo Lawson continua a macinare kilometri mentre Dan Ticktum è autore di un’ottima prestazione, sporcata solo dal contatto con Verschoor che gli costa cinque secondi di penalità.
Alla fine la spunta al debutto il neozelandese della ART alla sua prima apparizione in Formula 2, accompagnato sul podio da Daruvala e Beckmann. Chiudono rispettivamente quarto e quinto Shwartzman e Piastri, autori di una lotta furibonda che fa ben sperare i tifosi. Il weekend per il Russo però è tutto in salita: in partenza nella seconda Sprint Race della Formula 2, novità introdotta dal nuovo format in Bahrain, centra l’indifeso Ticktum ed entrambi sono costretti al ritiro. Benissimo invece Piastri che, complice il regime di Safety Car, riesce a montare gomme fresche e a recuperare fino alla prima posizione.
Notevole la prestazioni di Lundgaard che sembra finalmente essersi messo alle spalle i fantasmi dello scorso anno. Scatta bene e arriva a insidiare Zendeli, pilota della MP partito dalla seconda piazza. L’attacco del danese è però impreciso e causa la foratura con annesso ritiro del tedesco.
Per lui sarà decisiva la penalità di dieci secondi inflittagli dalla direzione gara che lo priverà del primo podio della stagione, ceduto invece a Daruvala per la sua seconda apparizione del weekend. Secondo arriva Zhou, il cinese della UNI-Virtuosi e terzo pilota della Alpine. Disdetta per Yuri Vips che partiva dalla pole, costretto a fermarsi anche lui per un problema al motore.
LAP 23/23
THIS IS FORMULA 2!
THE BATTLE FOR THE LEAD!
THIS IS THE LAST LAP!#BahrainGP 🇧🇭 #F2 pic.twitter.com/QgAcpolAqJ
— Formula 2 (@Formula2) March 27, 2021
FORMULA 2 FEATURE RACE
Nonostante la penalità del giorno precedente, grazie al nuovo format Lundgaard parte a sandwich tra il duo della UNI-Virtuosi Zhou-Drugovich. Con un’ottima partenza riesce a guadagnare la testa della corsa alla staccata di curva 1. Le posizioni vengono subito congelate per via di un contatto tra Shwartzman e Nissany, con l’israeliano preso in frenata dal russo. Per la Prema #1 verrà comminato un drive through come penalità, di fatto escludendola dai giochi. Di contro Piastri riesce a mettersi in mostra ancora una volta arrivando ad insediare Lundgaard per la prima posizione e mantenendo il comando anche dopo il passaggio obbligato ai box.
Il neozelandese non può però nulla contro il vantaggio di strategia dell’olandese della MP Verschoor, che con pneumatici più prestazionali guadagna la prima posizione provvisoria a dodici giri dalla fine. Fioccano nel frattempo le penalità per l’infrazione delle regime di Safety Car. Con un’ottima rimonta Zhou riesce a riguadagnare la posizione persa in partenza, mantenendola fino alla fine. Conclude terzo Lawson per il secondo podio del weekend, discussa invece la seconda posizione di Ticktum.
In curva due durante l’attacco alla terza posizione l’inglese lascia poco spazio a Piastri. Nel cambio di direzione il diciannovenne di Melbourne si trova ancorato alla Carlin #5 finendo così in testacoda. La sua Feature Race termina con un amaro DNF. L’episodio è bollato come incidente di gara e podio tanto desiderato per l’ex-DAMS a podio anche nell’ultimo appuntamento della scorsa stagione.
Grazie all’ultima prova del weekend Zhou guida la classifica piloti con undici punti di vantaggio su Lawson secondo, seguito a due punti dall’indiano della Carlin Daruvala. Carlin che invece può godere della prima posizione nello standing della classifica team, incalzata dalla UNI-virtuosi e la Prema non lontana.
LOADING NEXT ROUND, PLEASE WAIT
L’unico vero punto critico del nuovo format di Formula 2 è rappresentato gioco-forza dalle lunghe attese che esso comporterà: il prossimo round in programma dal 21 al 23 maggio nella ritrovata Montecarlo verrà disputato dunque quasi due mesi dopo il GP del Bahrain. Un’eternità. L’alternanza con la Formula 3 sarà utile per i team impegnati in entrambe le competizioni sia dal punto di vista logistico che economico. Di contro, non può che nuocere ai piloti e alla loro continuità. Non è un caso che molti abbiano deciso ripiegare su altre competizioni per fare più esperienza e per tenersi occupati nel frattempo.
Chi mastica un po’ di categorie minori saprà che non è anomalo vedere un pilota giovane dividersi tra più impegni cercando completezza e visibilità. Non è raro inoltre che una guida di Formula 2 venga arruolata da un team della Classe Regina in qualità di test driver e riserva, magari concedendogli una possibilità in una delle tantissime sessioni di Free Practise disputate durante l’anno. Il punto cardine della discussione è incentrato sulla continuità di un pilota, fattore fondamentale ai livelli più alti. Al di là dello spettacolo, pane quotidiano dei tifosi di tutto il mondo, ne va della competitività e credibilità del campionato.
Una riprova di ciò è stato proprio l’appuntamento bahreinita dello scorso anno, disputatosi due mesi dopo la prova precedente. Sia a livello qualitativo che quantitativo molti protagonisti hanno faticato nel riproporre le prestazioni mostrate nei weekend precedenti. L‘adattamento del proprio stile di guida ad un nuovo circuito è già di per sé una sfida non trascurabile, senza contare poi un eventuale scarso feeling con la monoposto.
Certo, con simulatori e programmi di allenamento specifici è possibile rimanere allenati e “fare memoria”, ma il banco di prova definitivo è e rimarrà sempre la pista con le sensazioni che lascia sulle “fondoschiena”, per citare un certo Lauda…