Formula 1 | Toto Wolff contrario ai cambiamenti futuri del circus

Toto Wolff gp silverstone

Credit: Mercedes Press Area

Toto Wolff parla a nome della Mercedes e probabilmente di molti altri team, schierandosi non troppo a favore di alcune delle innovazioni che FIA e Liberty Media potrebbero portare in Formula 1 nei prossimi anni.

Sembra, infatti, che i proprietari del Circus vogliano ritardare le sessioni di prove libere durante il venerdì, spostando il parco chiuso del giovedì alla mattina del venerdì, andando a sconvolgere non poco i ritmi e il lavoro dei team.

Questo cambiamento, infatti, impedirebbe alle scuderie di apportare serie modifiche alle monoposto in vista della gara, ostacolando quindi la messa in pista di vetture competitive al cento per cento.

Intervistato da Motorsport.com, il team principal della Mercedes ha sottolineato di non essere affatto entusiasta della proposta e di essere sicuro di parlare a nome di tutto il team.

Non esiste una competizione nel Motorsport che impedisca alle vetture di essere modificate durante il fine settimana e non penso proprio che dovremmo iniziare dalla Formula 1, che ne è la regina”.

Una modifica che, ha sottolineato Wolff, andrebbe anche a contrapporsi alla volontà di Liberty Media di portare più competitività in pista, garantendo variabilità e imprevedibilità dei risultati, assicurando ai tifosi uno spettacolo più coinvolgente rispetto a quello attuale.

L’idea di base è che, spostando il parco chiuso al venerdì mattina, si riuscirebbe a diminuire il carico di lavoro cui sono sottoposte tutte le persone che lavorano in Formula 1 e che, man mano che il calendario si infittisce, sono costretti a vivere a ritmi sempre più frenetici.

Dovremmo spendere più tempo e condurre più ricerche a livello virtuale, cercando di sviluppare delle monoposto in grado di durare perché non potremmo toccarle nei giorni successivi. Non penso che sia qualcosa da modificare, ci sono molte altre aree a cui possiamo rivolgerci”.

Attualmente, le regole consentono alle scuderie di controllare e verificare i processi di base, prendendo in considerazione per esempio delle perdite al sistema frenante, la ricarica delle batterie, la modifica dell’alla anteriore o la riparazione di danni ingenti alle monoposto.

Modificare in questo modo l’ordine del giorno sembra, a primo acchito, un cambiamento non poi così interessante, ma tenendo conto dei ritmi a cui vive la Formula 1, potrebbe costare caro alle scuderie.

Non riuscire ad apportare le giuste modifiche alle vetture, infatti, potrebbe costringere le monoposto a partire dalla pit lane, andando a danneggiare pesantemente la gara dei piloti.