Formula 1 testerà il biocarburante in F2 e F3

Credits: Formula 2 web site

Dal 2030 la Formula 1 vuole essere a zero emissioni di CO2, introducendo un carburante ecosostenibile, che sarà testato in Formula 2 e Formula 3

La Formula 1 da tempo sta lavora per un futuro migliore, con l’introduzione di novità pensate per ridurre e azzerare le emissioni di CO2, a partire dal 2030. Tra queste, c’è l’introduzione di un biocarburante. Un progetto, che al momento è oggetto di studio, analisi, per capire come una monoposto di Formula 1, si comporterebbe con questa tipologia di carburante sostenibile al 100%. In vista di questa grande rivoluzione, Pat Symonds, direttore tecnico della FIA, è convinto che la Formula 2 e la Formula 3 siano due categorie valide dove sperimentare questo nuovo carburante, in quanto non è necessario essere perfetti su questo punto. Inoltre i loro motori non sono così complessi rispetto alle power unit, e infine tutti i team hanno un unico fornitore di carburante.

Come detto prima, in Formula 1 le attuali power unit sono molto complesse, e inoltre ci sono molte compagnie di carburanti coinvolte e che forniscono i vari team. Per questo motivo, c’è la necessità di avere un carburante perfetto, e che non dia modo di creare vantaggio a un team rispetto ai suoi rivali.

Introdurremo i biocarburanti in Formula 2 e in Formula 3, prima di farlo in Formula 1. Il motivo è che le due categorie utilizzano un motore più semplice, e a sua volta, un carburante più semplice. Quindi l’idea è di fare un unico lavoro, e detto con sincerità, senza essere perfetti,” ha così dichiarato Symonds, nel corso di una conferenza svoltasi presso l’Istituto di Ingegneria Meccanica di Londra.

“In Formula 1, c’è più di una compagnia di combustibile coinvolta, e allo stesso tempo diverse power unit, con la particolarità che la benzina deve essere perfetta. Non possiamo dare la luce vede a un combustibile che dia vantaggio a un motorista, rispetto agli altri concorrenti. Sarebbe una grande problema,” ha così sottolineato l’ingegnere inglese.

FIDUCIA IN QUESTO PROGETTO

Pat Symonds rivela inoltre che, non c’è intenzione di occultare l’introduzione del carburante ecosostenibile, confermando che è in corso un grande lavoro su questo progetto. Su questo punto, la FIA in questo momento può contare su una grande esperienza, e spera di ritrovarsi sulla strada giusta affinché tutto possa funzionare bene, nei prossimi anni.

“Abbiamo una conoscenza molto avanzata sui nostri biocarburanti. Non stiamo occultando nulla, dobbiamo essere corretti. Anzi crediamo veramente in questo progetto. Ci affidiamo a questa tipologia di carburante avanzato, e il contributo che può dare parallelamente all’elettrico,” ha così spiegato Symonds prima di concludere.