Formula 1 | Test 2017: completate le prove delle nuove mescole Pirelli ad Abu Dhabi
Subito qualche dato: 2607 giri su cinque piste differenti, per un totale di circa 12mila chilometri percorsi in 24 giorni di test.
Questo è il resoconto delle prove che sono state effettuate nel corso del 2016 con le nuove mescole Pirelli a sezione larga che entreranno in scena nella prossima stagione.
Mancava un ultimo step per concludere questo lungo lavoro, che è stato portato a termine proprio oggi ad Abu Dhabi in una giornata che ha riunito per la prima volta le tre monoposto “muletto” della Ferrari, della Mercedes e della Red Bull.
Le vetture in questione hanno la specifica del 2015 e sono state modificate appositamente per simulare i carichi aerodinamici di quelle del prossimo anno, conformi ad un regolamento che (ottimisticamente) prevede un miglioramento delle prestazioni fino a cinque secondi al giro.
La giornata che si è svolta sul circuito Yas Marina ha quindi completato i test previsti per questa stagione, con le tre “mule cars” che hanno inanellato 331 giri per un totale di 1896 chilometri (ovvero la distanza di sei GP sullo stesso tracciato) testando ben 96 tipologie di mescole al fine di raccogliere i dati ottimali per le coperture 2017.
Sulla Ferrari è sceso in pista Kimi Raikkonen mentre sulla Red Bull si sono dati il cambio i due titolari Daniel Ricciardo e Max Verstappen.
Sorpresa dell’ultimo minuto, invece, sulla Mercedes: fin da subito avrebbe dovuto esserci Pascal Wehrlein, sostituito da un Lewis Hamilton che, a causa di un malessere fisico dopo poche tornate, ha deciso di abbandonare la sessione a favore del tedesco.
Queste, infine, la dichiarazione di Paul Hembery, direttore di Pirelli Motorsport: “Per l’ultimo test stagionale, cinque piloti hanno provato i nostri pneumatici 2017 completando il programma di sviluppo con tre monoposto insieme. Ora arriva il bello, con l’analisi dei dati relativi a 24 giorni di prove e circa 12mila chilometri percorsi, al fine di decidere le specifiche delle gomme con cui si correrà il prossimo anno e con le quali saranno equipaggiate le nuove vetture nel primo test collettivo di febbraio”.
“Quest’ultimo è andato esattamente secondo i nostri piani grazie al contributo delle tre monoposto “muletto” della Ferrari, della Mercedes e della Red Bull: senza di loro sarebbe stato impossibile portare a termine questo tipo di sviluppo”.