Formula 1 | Sir Jackie Stewart contro Hamilton: “La Mercedes dovrebbe punirlo”

Credits: Mercedes Press Area

Il comportamento di Lewis Hamilton nelle fasi conclusive del GP di Abu Dhabi non è passato inosservato nel team Mercedes che, prima di tutto via radio, ha intimato all’inglese tramite Paddy Lowe di aumentare il passo affinché la posizione favorevole di Rosberg non venisse guastata da Vettel in rimonta e Verstappen subito dietro. Al termine della gara e a festeggiamenti conclusi per il titolo di Nico, Toto Wolff e Niki Lauda hanno valutato la sospensione e la punizione di Hamilton per il suo comportamento.

Nel giro di opinioni nel paddock, il tricampione britannico è stato difeso dal team principal Red Bull Christian Horner e da Kimi Raikkonen. Sebastian Vettel, invece, ha accusato il pilota di essere ricorso a “sporchi trucchi” e di guidare contro la propria squadra. Il parere del ferrarista è condiviso anche da Sir Jackie Stewart, il quale sostiene che Hamilton debba essere penalizzato, definendolo “piccola ballerina”.

“Toto Wolff e Niki Lauda non sono persone stupide –ha dichiarato il campione scozzese– e nemmeno il presidente Mercedes che viene spesso ai gran premi. Non si può mettere a rischio una compagnia multi-nazionale di tale calibro con un solo uomo che non agisce come dovrebbe. Gli si deve dare l’opzione “O fai le cose come vogliamo noi, o dovrai essere responsabile delle tue azioni e giustificarti””.

Immancabile per Stewart è il paragone tra la F1 di allora e dei giorni nostri, in cui i piloti sono sovrapagati in rapporto agli impegni a cui devono ottemperare ogni anno.

“Lewis stava andando contro le loro disposizioni e contro il team. Mi dispiace ma quando ti pagano tra i 20 e i 30 milioni di sterline all’anno e ti ordinano di fare qualcosa, devi farlo. Non importa chi sei“. 

“Non è la prima volta che va contro le regole e se continuerà a farlo, loro potranno decidere di licenziarlo. Corre solo 21 gare all’anno, nulla di ché. Noi ci ammazzavamo di lavoro per guadagnare, e in questi anni non fanno più molti test”.

Una punizione è ciò che servirebbe a Hamilton come monito e lezione per non ripetere l’atteggiamento da “sore loser” che lo ha caratterizzato in più di una sola occasione tra tattiche subdole e lamentele inutili:“Mercedes può solo dargli un altro avvertimento pesante, ma se lo farà dovrà dirgli “Ecco cosa accadrà se disobbedirai ancora una volta”. Un altro modo efficace sarebbe multarlo“.