Formula 1 | Niki Lauda avrebbe voluto fornire i motori Mercedes alla Red Bull
La Mercedes AMG Petronas domina la Formula 1 sin dal 2014, stagione in cui si è avviata l’era dei propulsori ibridi. Cinque campionati costruttori e piloti consecutivi, e un avvio di annata mostruoso che lascia presagire ben poche speranze per gli avversari, sanciscono quella che, a tutti gli effetti, è la più grande egemonia della storia del Circus. Con Ferrari e Red Bull che non riescono a tenere il passo delle Frecce d’Argento, come fare, dunque, per aumentare lo spettacolo? Per Niki Lauda sarebbe bastato fornire le power unit Mercedes al team austriaco.
Durante la settimana dei funerali dell’ex pilota, svolti a Vienna, la scuderia tedesca ha voluto omaggiare la sua figura con il toccante omaggio reso dai membri del team, che con il presidente onorario hanno ottenuto grandi vittorie. Il direttore sportivo Ron Meadows, durante le celebrazioni, ha raccontato una storia inedita su un’idea “visionaria” venuta in mente a Niki Lauda per rafforzare la figura vincente della Mercedes.
“Ricordo che nei primi anni della sua gestione, Niki voleva fornire le power unit Mercedes alla Red Bull. Secondo la sua visione questo ci avrebbe reso una squadra più forte agli occhi di tutti, poichè avremmo avuto una concorrenza spietata.” Nonostante le buone intenzioni, questa proposta, ovviamente, fu inizialmente accolta con disapprovazione all’interno della squadra e infine scartata da Toto Wolff.
“Ovviamente nessuno di noi voleva tutto ciò, volevamo mantenere i segreti del nostro propulsore esclusivamente con noi stessi. Ci è voluto un po’ di tempo per persuaderlo ma, alla fine, ha capito le nostre motivazioni. Lauda voleva farci migliorare di giorno in giorno.” Come è da sempre noto la personalità di Niki Lauda era unica e la sua figura è ulteriormente rafforzata da questo racconto; non solo un pilota leggendario ma anche un uomo di cuore. La sua presenza, tuttavia, non abbandonerà mai la Mercedes: sulla W10, infatti, è presente una stella rossa in suo onore.