Formula 1, medico FIA: «Fernando Alonso vivo per miracolo»

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Quando accade qualcosa e Fernando Alonso ne è il protagonista, i pareri sono sempre discordanti. Anche se i detrattori dello spagnolo, che nel post-gara si è definito fortunato per essere vivo, andranno a ripescare i drammatici incidenti sempre alla Curva 3 di Villeneuve, nel 2001, e di Brundle, nel 1996, anche il medico dela FIA, Jürgen Lindemann, in un’intervista rilasciata ai colleghi del Der Spiegel ha lasciato intendere che se Fernando Alonso è ancora vivo, trattasi di vero miracolo.

Nel corso del 19esimo giro del Gran Premio d’Australia, il pilota della McLaren è andato a impattare a una velocità di oltre 300 km/h contro la Haas di Gutierrez: «Quando un pilota con l’esperienza di Fernando Alonso si vede volare in aria e uscire indenne può sì pensare di avere tra le mani il veicolo più sicuro ma non può dimenticare quanto sia stato fortunato – ha commentato Lindemann – Il pilota è consapevole di quello che gli è successo. È uscito velocemente dalla macchina per far capire a tutti che era tutto apposto».

Eppure, come effettivamente capita a tutti i comuni mortali i dolori arrivano solamente nelle ore seguenti: «È sicuro che Alonso abbia avvertito dolore a ossa e muscoli, l’impatto dello shock sul corpo è stato rilevante. Anche se i piloti hanno corpi più elastici rispetto a una persona normale, si necessita di una settimana per attutire il colpo – ha continuato lo specialista – Il modo migliore per Fernando Alonso di superare lo shock è riposare, rilassare i muscoli, mangiare leggero, dormire e soprattutto tornare in macchina il più velocemente possibile».