Formula 1 | McLaren e quel futuro nella IndyCar che prende forma

© McLaren, Press Area

Un tripudio di rumors circonda il futuro di McLaren, non solo come team di Formula 1 ma anche in qualità di azienda. I recenti nuovi ingressi della scorsa settimana si sono rivelati chiave per poter puntare al ritorno in IndyCar.

La settimana scorsa il McLaren Group ha accolto un nuovo shareholder, che ha acquistato il 10% delle sue quote. Si tratta del facoltoso imprenditore canadese Michael Latifi, padre di Nicholas, attualmente in Formula 2. Il giovane pilota non è ancora in possesso della Superlicenza per accedere alla Formula 1: è infatti a quota 20 punti e terminare la stagione 2018 nella Top 5 gli permetterebbe di accumularne altrettanti per raggiungere l’obiettivo. Tuttavia, dato l’inizio difficile di stagione e la sua decima posizione nella classifica, è opportuno elaborare un piano B.

Un elemento chiave per la realizzazione di un progetto a favore di Nicholas Latifi è Gil De Ferran. Il due volte campione IndyCar e vincitore della 2003 Indy 500 è tornato in Formula 1 grazie a McLaren in qualità di consulente informale. I giovani piloti non saranno il solo e l’unico oggetto della sua supervisione, come Zak Brown ha affermato.

“Stiamo guardando ad altre forme di sport motoristici. Principalmente stiamo analizzando il progetto IndyCar, e lui ha una grande storia in quel campionato”.

“Lo vedrete a Detroit per la gara IndyCar e molto spesso anche nel nostro garage in Formula 1” ha dichiarato il CEO statunitense.

Il brasiliano è stato molto vicino al team britannico anche lo scorso anno, essendo stato scelto come mentore di Fernando Alonso per la 500 Miglia. La sua presenza denota quindi un grande fermento di idee e progetti in via di sviluppo insieme a Zak Brown.

Al momento il ritorno full time di McLaren nel campionato IndyCar potrebbe realizzarsi grazie al supporto del team Andretti, con il quale Alonso ha debuttato negli ovali un anno fa, ma non sarebbe l’unico. La testata SportsBusinessDaily attesta che anche il team Rahal Letterman Lanigan Racing sarebbe disposto a indirizzare il ritorno della squadra di Woking nel campionato statunitense.

Pertanto è evidente che le opzioni non mancano, sia sul fronte team sia sul fronte piloti. Oltre a Nicholas Latifi per il progetto ‘overseas’ di McLaren spunterebbe il nome di Fernando Alonso.

La sua inestinguibile sete di successo lo ha infatti portato a iscriversi all’intero campionato WEC (2018-2019 Superseason) oltre alla Formula 1 quest’anno. La Triple Crown è nel mirino di Alonso, ben consapevole del fatto che un terzo titolo nel ‘Pinnacle of Motorsports‘ sia un’impresa ardua.

I risultati poco soddisfacenti della McLaren motorizzata Renault non sono in grado di infondergli la speranza di conquistare grandi successi in Formula 1, ed egli stesso non si trattiene mai dal criticare la perdita di appeal dello sport. L’interesse nei confronti della IndyCar è rimasto vivo a un anno dalla sua memorabile impresa in cui ha sfiorato la vittoria in quel di Indianapolis.

Giocare la carta Indy si è dimostrata una mossa valida un anno fa per il lungimirante Brown, il quale è riuscito nel suo intento di blindare Alonso anche per il 2018. Rigiocare questa potentissima carta potrebbe risultare conveniente a entrambe le parti. McLaren ha bisogno di ricostruire la propria immagine e per farlo c’è bisogno di uscire dalla comfort zone della Formula 1. Preparare una campagna 2019 full-time nella IndyCar, supportata da un team competitivo, porterebbe lustro sia a McLaren come azienda e costruttore sia a Fernando Alonso come pilota e ambasciatore di tale sfida.