Formula 1 | Max Verstappen: “Certi messaggi via radio andrebbero censurati”

Credits: Red Bull Press Area

Nemmeno la spiegazione di Charlie Whiting data in conferenza stampa (evento unico in Formula 1) è riuscita a convincere Max Verstappen di come lui abbia tratto vantaggio dal taglio di chicane durante il duello con Sebastian Vettel. Whiting ha spiegato che, per evitare la penalità, il pilota olandese avrebbe dovuto rallentare e cedere la posizione a Vettel, che era distante pochi metri.

Ma l’opinione di Verstappen, espressa a più riprese nei giorni scorsi, rimane irremovibile: “Non sono d’accordo con quanto ha detto Charlie, ovviamente, ma ormai non si può cambiare nulla. La penalità me la sono presa. Secondo me, se dovevano sanzionare qualcuno, lo dovevano fare anche con Hamilton. Oppure non si penalizzava nessuno. Ma il problema più grande è soprattutto uno: troppo spesso gli stewards applicano la penalità dopo che è accaduto il fatto. Invece bisognerebbe prestabilire un tipo di sanzione che poi si applica tempestivamente nel caso uno tagli la pista. Sarebbe meglio per tutti sapere già prima a che tipo di penalità si va incontro, in caso di uscita di pista, invece che dovere aspettare le decisioni dei commissari”.

Poco da fare, quindi: l’opinione di Verstappen non cambia di una virgola rispetto a quanto espresso due settimane fa in Messico, subito dopo la gara. L’olandese è stato interpellato anche su un altro dei temi caldi del week end, ovvero il linguaggio che spesso sfocia nella volgarità del suo collega Vettel.

Un po’ a sorpresa, Max Verstappen ha dichiarato di comprendere certe espressioni colorite strillate alla radio, riconducendole all’adrenalina del momento: “Ci può stare che qualcuno perda la calma durante una gara. E non pensiate che noi piloti siamo gli unici a sfogarci. Provate a dare un microfono ad un calciatore, o qualsiasi altro atleta, e sentirete cosa viene fuori… Penso che una radio messa lì a disposizione del pilota durante la gara sia un oggetto piuttosto pericoloso. Quindi certe espressioni bisognerebbe evitare di farle sentire. Capisco che l’adrenalina ti spinga a dire cose inopportune e questo può avere un impatto sui giovani, che imparano un lessico poco consono. Ma la soluzione c’è: evitiamo di mandare in onda certi messaggi. Semplice”.