Formula 1 | Louis Camilleri: “Ho molta fiducia in Binotto”
Louis Camilleri crede ancora nel successo della Ferrari, nonostante le difficoltà e le sfide affrontate fino a questo momento.
Per questo, l’Amministratore Delegato del team di Maranelli, ha dato fiducia a Mattia Binotto e continua a dargliela, nella speranza che il neo team principal riesca a tirare fuori il meglio dalla monoposto italiana.
Del resto, questa è la prima stagione di Binotto in Ferrari e, come è ormai evidente, i problemi affrontati dal team sono diversi e le cose non sono certamente iniziate nel migliore dei modi.
Il Mondiale è attualmente letteralmente dominato dalla Mercedes, che finora ha conquistato 5 gare su 5, lasciando la Ferrari in balia della delusione e delle scarse prestazioni.
Tuttavia, Camilleri non si scoraggia e anzi ha dichiarato di avere piena fiducia nelle capacità di Binotto e dell’intera squadra, pronto a sostenerlo in qualsiasi situazione.
“Non c’è panico. Il mio compito è di evitare che si diffondano voci infondate, quindi adesso è ora di intervenire. Sono sicuro che Binotto troverà una soluzione: adesso stiamo affrontando i due giorni di test, che sono fondamentali, ma sono certo che potremmo recuperare quanto prima”.
Alla Gazzetta dello Sport, Camilleri ha voluto sottolineare il suo completo sostegno nei confronti del nuovo team principale e la sua totale fiducia nelle sue capacità e abilità, convinto che dopo i test Binotto potrà già individuare i principali problemi della vettura.
Inoltre, la prossima gara sarà il Gran Premio di Monaco, tendenzialmente una pista semplice per la Ferrari e favorevole alle prestazioni della monoposto.
La SF90, del resto, è finora apparsa sempre molto veloce lungo i rettilinei, caratteristica fondamentale sul circuito monegasco, mentre le difficoltà si fanno più evidenti sulle curve lente.
Di conseguenza, la rinascita della Rossa difficilmente andrà in scena già dalla prossima gara, perché ancora molte sono le cose su cui lavorare.
Tuttavia, secondo Camilleri, questo non deve far perdere la speranza a ingegneri, meccanici e piloti, che devono invece essere motivati a migliorare per poter tornare a essere competitivi.