Formula 1, l’invasore di Singapore è tornato in carcere

Credits: formula1.com

È stato l’invasore di pista del Gran Premio di Singapore 2015 di Formula 1 , colui che ha costretto l’ingresso in pista della seconda safety car di giornata. A distanza di praticamente un mese dai fatti di Marina Bay, Yogvitam Pravin Dhokia, 27enne con passaporto britannico, è tornato volontariamente in carcere. Dopo aver passeggiato in pista nel corso del 37esimo giro del Gran Premio di Singapore di Formula 1, gesto che lo ha obbligato a subire un processo penale, il giovane sta facendo il possibile per limitare i danni e così ridurre il suo periodo di detenzione.

Grazie ai consigli del suo avvocato il 27enne, presentandosi in tribunale per un’udienza cautelare ha confermato al giudice la sua volontà di essere portato in carcere dagli agenti di polizia locale. La decisione di Dhokia, dopo aver speso tutti i risparmi per assistere alla gara di Formula 1, è stata anche dettata dal fatto che in questo modo può risparmiare sulle spese di vitto e alloggio a Singapore, una delle città più care del mondo.

Lo scorso 2 ottobre il britannico, che rischia fino a sei mesi di detenzione, è stato raggiunto nel continente asiatico dai genitori che hanno pagato la cauzione per un valore che si aggira sui 9,500 euro. Nulla si saprà prima del prossimo 3 novembre, data dell’udienza in cui il giovane non solo rischia di dover trascorrere sei mesi di vita nel carcere di Singapore ma anche di dover pagare una multa di 1,500 euro.