Formula 1 | La stampa italiana difende Vettel: “Cosa può fare con una Ferrari così?”

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A seguito della disastrosa gara andata in scena domenica, a Silverstone, dove la Ferrari si è dovuta accontentare del quinto posto di Raikkonen e nono di Vettel, il Cavallino Rampante è tornato a essere nell’occhio del ciclone, per lo meno per quanto riguarda la stampa italiana. Nonostante i proclami altisonanti di inizio anno targati Marchionne-Arrivabene, anche se in Australia la Rossa ha illuso i tifosi, il duro ritorno alla realtà è stato segnato dal Gran Premio di Gran Bretagna dominato da Hamilton, che ci ha regalato una Rossa peggiorata anche rispetto alla Red Bull.

Proprio il fatto di aver perso il vantaggio sul team austriaco ha fatto vibrare la stampa nazionale che non si sarebbe mai aspettata una gara così da parte della Ferrari: “Uno poi si trova a chiedersi se decisioni arrivate all’improvviso come l’allontanamento di Nicholas Tombazis fosse stato corretto“, hanno scritto i colleghi della Gazzetta dello Sport. La SF16H non è stata all’altezza della pista britannica proprio a causa della mancanza di carico aerodinamico: “Con una vettura così lenta cosa può fare Vettel“, ha rincarato la dose il Corriere dello Sport.

Il Cavallino Rampante è uscito malconcio dalla trasferta d’Oltremanica e la stampa italiana non ha lesinato critiche alla Ferrari, in evidente affanno: “La crisi della Rossa è peggiorata perché la Red Bull li ha definitivamente superati – si legge su La Repubblica – La prestazione di quelli di Maranello è stata tanto grigia quanto il cielo di Silverstone“. Se nel post gara sia Sebastian Vettel sia Maurizio Arrivabene hanno spiegato che la performance del GP di Gran Bretagna è da riferirsi alle caratteristiche ostiche della pista di Silverstone alla SF16H, il quotidiano inglese, The Times, ci è andato anche più pesante dei media nostrani, ma questa volta a riguardo del rinnovo di Raikkonen: “È un peccato vedere che i giovano non hanno alcuna opportunità in Ferrari. Sappiamo il perchè, no? Sebastian Vettel è la ragione“.