Formula 1 | La Racing Point intizza la Haas: “Noi abbiamo progettato molte più parti di loro”

Formula 1 Racing Point Force India Haas

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Nonostante il silenzio dei motori, la Formula 1 non è di certo andata in vacanza. Le ruggini tra Haas e Racing Point Force India proseguono. Proprio la scuderia acquistata da Lawrence Stroll è stata portata in tribunale dagli americani di Haas, attaccandosi al cavillo secondo il quale la Racing Point non poter essere considerata una casa Costruttrice dato che utilizza una monoposto la cui proprietà intellettuale inizialmente a un’altra società.

Un atteggiamento che non è piaciuto assolutamente al management di Racing Point nonostante gli statunitensi abbiano spiegato di aver avviato questa indagine solamente per cercare chiarezza a riguardo di un tema molto sensibile nel paddock.
Dopo tante polemiche nei confronti degli avversari, questa volta sul banco degli imputati è finita proprio la Haas, accusata di sfruttare in maniera troppo incisiva la sua stretta partnership tecnica con la Ferrari, fin dal debutto in Formula 1 della scuderia americana: “Credo che quando progetti, produci e costruisci le tue monoposto e una squadra non lo fa, sfruttando la tecnologia di un top team, è normale che nascano degli attriti. Il problema non è la competitività della macchina – ha commentato Otmar Szafnauer, team principal di Racing Poit ai colleghi di Motorsport.com – È stato abbastanza strano, ad esempio, che solo due squadre (Ferrari e Haas ndr) avessero uno splitter anteriore che non era conforme al regolamento“.

Proprio a tal proposito Romain Grosjean venne squalificato a termine del Gran Premio d’Italia mentre la scuderia italiana riuscì a sistemare le cose in tempo: “Nel nostro sport è praticamente impossibile che due progettisti che lavorano in maniera del tutto indipendente riescano a disegnare un pezzo aerodinamico con lo stesso raggio non conforme“.

Anche se Charlie Whiting ha sempre dichiarato di aver guardato con grande attenzione all’arrivo in Formula 1 della Haas per tutta la questione che si è creata con la Ferrari, la stessa Racing Point ha chiesto delle delucidazioni alla FIA, nonostante la stessa scuderia recentemente acquistata da Lawrence Stroll nel corso del 2018 abbia montato sulla propria monoposto motore e cambio della Mercedes: “Sia la FIA che la FOM sono al lavoro per chiarire alcune cose, per fare in modo che i team lavorino per conto loro e siano indipendenti gli uni dagli altri nel rispetto delle regole – ha proseguito Szafnauer – Tutti i pezzi aerodinamici progettati e realizzati da un Costruttore non possono essere condivisi.
Ovviamente avremmo preferito che la Haas non avesse innescato questa polemica ma la cosa che ci fa sorridere è avvenuta durante il processo, quando entrambe le parti hanno messo le proprie carte sul tavolo e della Racing Point hanno confermato essere una casa Costruttrice: noi abbiamo disegnato e progettato molte più parti di loro“, ha concluso.