Formula 1, il ferrarista Sebastian Vettel costretto alla sostituzione del cambio.

© Scuderia Ferrari Press Area

Subito dopo la seconda sessione di prove libere il ferrarista Sebastian Vettel ha affermato: “Sembra ci sia stato un problema all’elettronica, è un peccato perché non siamo riusciti a capire quanto siamo competitivi. Per fortuna Kimi ha fatto il lavoro per tutto il team. La pista stamattina era molto sporca, ma la macchina stava migliorando, era meglio se la giornata fosse continuata”. Già da queste parole si percepisce il dispiacere provato dal pilota tedesco ed è immaginabile l’insoddisfazione provata qualche ora più tardi, quando è stato necessario sostituire addirittura il cambio.

Il weekend di Sochi, per il Gran Premio di Russia, inizia in modo davvero snervante per il ferrarista Sebastian Vettel e per tutti i suoi sostenitori, dopo che la sua monoposto l’ha lasciato a piedi durante la seconda sessione di prove libere, dopo appena mezz’ora dall’inizio di quest’ultime, a causa di un blackout. Tale blackout ha avuto notevoli ripercussioni sul cambio che è stato irrimediabilmente danneggiato, perciò il ferrarista è stato costretto a sostituirlo. Una mossa che gli costa, come da regolamento, una penalizzazione di ben cinque posizioni sulla griglia di partenza per la gara di domenica.

Il blackout è avvenuto nel corso delle seconde prove libere, probabilmente per un sovraccarico e un cortocircuito che hanno mandato in protezione la gestione della power unit, spegnendola. Purtroppo questo spiacevole inconveniente ha avuto ripercussioni sul cambio, che è risultato inevitabilmente danneggiato e perciò i meccanici sono stati così costretti a sostituirlo, violando così l‘articolo 23.6a del regolamento sportivo della Formula 1, secondo il quale un cambio deve essere utilizzato in sei gare consecutive. Il ferrarista Sebastian Vettel partirà, perciò, arretrato di ben 5 posizioni nello schieramento di partenza del Gran Premio di Russia a Sochi e, vista l’ottima forma mostrata delle Mercedes, la sua gara appare già terribilmente in salita.