Formula 1, il Gran Premio d’Europa non è in pericolo
Non si può di certo nascondere che siano state settimane davvero difficili per il Gran Premio d’Europa di Formula 1. La gara di Baku, che si disputerà nel prossimo mese di giugno, ha rischiato di poter saltare a causa di alcuni scontri di notevole intensità tra i gruppi etnici locali che hanno dato vita anche a incidenti sanguinari che hanno portato alla morte di quasi un centinaio di persone. Ad aprile i popoli azeri e armeni si sono trovati a fronteggiare quattro giorni di violenti combattimenti, per il controllo del territorio del Nagorno-Karabakh, striscia di terra protagonista di brutali battaglie già negli anni 90′. Un conflitto che va avanti da decenni.
Ora, a distanza di quasi trenta giorni, e con la recente uccisione di due soldati, il governo armeno ha deciso di riconoscere l’indipendenza dell’autoproclamata repubblica del Nagorno-Karabakh, approvando una proposta di legge del vice ministro degli Esteri Shavarsh Kocharian che sarà discussa in parlamento il prossimo 10 maggio. A distanza di praticamente un mese dallo svolgimento del Gran Premio d’Europa la FIA ha voluto rassicurare gli animi a riguardo del regolare svolgimento della manifestazione: «La gara non è in pericolo perché le corse sono qualcosa di separato dal mondo della politica – ha dichiarato un portavoce della Federazione all’agenzia russa Tass – La situazione ora è meno tesa. Nonostante ciò continueremo a seguire le notizie».
Sull’argomento è intervenuto anche Bernie Ecclestone: «Sono sicuro che non ci sarà alcun tipo di problema. Anche in passato, abbiamo dovuto fronteggiare una situazione simile in Bahrain ma la Formula 1 non è mai stata coinvolta in queste diatribe politiche. Non siamo in guerra con nessuno».