Formula 1 | GP USA 2018, le pagelle

© Ferrari Press Area
Raikkonen e Verstappen si contendono lo scettro come miglior pilota del GP USA 2018. Se a Kimi Raikkonen vanno i meriti per essere tornato a vincere a distanza di oltre cinque anni, la rimonta dell’olandese “terribile” è clamorosa. Hamilton stecca la prima chance di titolo, mentre Vettel riscatta solo parzialmente l’ ennesimo errore commesso nelle prime fasi della gara.
Kimi Raikkonen 10:
Torna a vincere oltre cinque anni dopo, gestendo una gara in modo magistrale. La sua miglior gara dal suo ritorno in Ferrari che gli regala, giustamente, un successo prima del suo addio.
Max Verstappen 10:
Una rimonta che nella Formula 1 moderna è ai limiti dell’inimmaginabile, specie con una vettura che partiva sabato oltre un secondo distante dai migliori. Eppure “mad-max” grazie ad una strategia alternativa si gioca la vittoria sino all’ultima curva.
Lewis Hamilton 8:
Non riesce a mantenere la pole, ma la sua supersoft ha meno grip rispetto alla gomma di Kimi. E’ veloce in gara, ma spinge troppo le gomme ed ha il demerito di creare più blister rispetto al compagno di team. Vittoria che sfuma e titolo rimandato almeno di una settimana.
Sebastian Vettel 5:
La sua rimonta è ottima, ma dei suoi errori non ne possiamo più. La sua testa non è libera e lo si vede: oggi si sarebbe potuto giocare la vittoria ed invece deve ancora una volta passare le prime fasi della gara ingarellato con Haas, Force India, Renault & Company.
Valtteri Bottas 6-:
Opaco, spento rispetto al compagno. Deve per due volte lasciare transitare Lewis, ma il suo ritmo non è mai paragonabile. Riesce a concludere con un’unica sosta, ma per ci vuole ben altro per infastidire Hamilton.
Nico Hulkenberg 7:
Rimane fuori dal caos del primo giro, poi gestisce una posizione che gli permette di far guadagnare molti punti al suo team ed affermarsi come primo piloti “degli altri” nella classifica piloti.
Carlos Sainz 7 ½:
Assieme alla sesta posizione di “Hulk” permette alla Renault di distanziare la Haas nei costruttori. Parte undicesimo e già dopo il primo giro si ritrova dietro al suo compagno di team, che partenza!
Sergio Perez 6:
Sfrutta le due squalifiche per arrivare fino all’ottavo posto, ma la sua prova per quanto costante e senza errori risulta incolore.
Brendon Hartley 6 ½:
Arriva fortunosamente in zona punti grazie ai forfait dopo gara di Ocon e Magnussen; la sua gara è positiva e migliore rispetto a quella del suo compagno di team, parziale riscatto.
Marcus Ericsson 6:
Senza luci né ombre, corre in sordina per tutta la gara per ritrovarsi, due ore dopo il GP, inaspettatamente in zona punti. Non c’è paragone con il compagno di team visto che esce di scena dopo il primo giro.