Formula 1 | GP Ungheria 2016, Pirelli: la strategia alternativa della Ferrari è stata la migliore
Il Gran Premio di Ungheria è stato caratterizzato dalle temperature dell’asfalto più alte viste da inizio stagione, che hanno raggiunto i 54°C.
La maggior parte dei piloti è partita sulle supersoft prima di passare, come previsto, alle più durevoli soft per gli ultimi due stint. Il miglior piazzamento con strategia alternativa è stato quello di Kimi Raikkonen, sesto, partito sulle soft per poi effettuare due stint sulle supersoft, di oltre un secondo più veloci delle morbide.
Lewis Hamilton ha vinto la gara, partendo dalla seconda posizione, dopo aver preso il comando al via e mantenendolo nonostante la competitività del compagno di squadra Nico Rosberg, spesso a meno di un secondo dall’inglese. Battaglia altrettanto serrata per l’ultimo gradino del podio tra la Red Bull di Daniel Ricciardo e la Ferrari di Sebastian Vettel.
Paul Hembery, direttore motorsport Pirelli: “Oggi abbiamo avuto le temperature della pista più alte viste da inizio stagione dopo il pomeriggio di pioggia torrenziale di ieri. Pioggia che ha fatto sì che i piloti avessero una buona quantità di pneumatici nuovi tra cui scegliere per la gara, situazione che hanno sfruttato al meglio. In queste condizioni impegnative tutti hanno spinto dall’inizio alla fine, adottando per la maggior parte una strategia di due soste, come avevamo previsto. Alcuni hanno tentato delle alternative, vedi gli approcci diversi di Red Bull e Ferrari”.
I tempi migliori della giornata per mescola:
Medium | Soft | Supersoft | |
Primo | PER 1m26.466s | ROS 1m23.670s | RAI 1m23.086s |
Secondo | BUT 1m26.755s | HAM 1m23.849s | KVY 1m24.669s |
Terzo | MAS 1m26.940s | VET 1m24.383s | MAS 1m25.296s |
Stint più lunghi della gara:
MEDIUM | Massa | 40 giri |
SOFT | Ricciardo | 37 |
SUPERSOFT | Magnussen | 24 |
La previsione Pirelli: avevamo previsto che la strategia vincente fosse su due soste, esattamente quello che si è verificato per la maggior parte dei piloti. La migliore strategia prevista era: partire con le supersoft e poi passare alle soft nei giri 12 e 41. Alla fine, Hamilton è andato più lungo di quanto pensassimo, facendo la sua prima sosta nel giro 21 e la seconda nel giro 46 dei 70 di gara. Anche le qualifiche bagnate sono state d’aiuto, con le supersoft che hanno avuto meno degrado.