Formula 1, Gastaldi risponde a Fittipaldi: «Piloti-robot? Colpa dei media»

Credits: formula1.com

L’ex pilota di Formula 1 Emerson Fittipaldi ha detto la sua sui piloti, ai quali non i team non permettono di esprimersi quando si tratta di rilasciare interviste. Gli attuali piloti sono visti dal brasiliano come figure altamente limitate. Sono stati ridotti a comunicatori prodotti in serie come robot, programmati dai team per essere diplomatici e non dare vita a polemiche. Federico Gastaldi, team principal della Lotus, risponde alla provocazione di Fittipaldi: «Capisco ciò che dice Emerson, ma so che noi come team non facciamo nulla per evitare che i nostri piloti dicano ciò che pensano. I piloti sono liberi di decidere di dire cosa pensano, ma agiscono in un mondo, in un periodo totalmente diverso da quello di Emerson quando era un pilota.»

Il team principal italiano si scrolla così  di dosso la colpa e la sposta sui media, reputati troppo assillanti. E’ d’accordo sul palese fatto che i piloti siano sfuggenti e reticenti come i politici nelle proprie dichiarazioni, ma li giustifica «Ora se dici qualcosa, – aggiunge Gastaldi–  anche leggermente oltre il normale, viene ripetuto, storpiato, analizzato e rigurgitato attraverso tutte le forme di media e penso che molti piloti abbiano adottato un approccio più saggio e meditato. Meno cose discutibili dici, meno tempo impiegherai a rispondere alle domande su ciò! Questo è il motivo per cui i piloti hanno iniziato ad assomigliare ai politici quando sono intervistati.»

«Loro vogliono guidare, non passare le ore ad esprimere la propria opinione su Kim Kardashian che dovrebbe apparire sulla copertina del magazine Rolling Stone.» ha concluso, alludendo probabilmente agli eventi nel paddock in cui sono stati coinvolti VIP  o forse pensando in generale a domande eccessivamente fuori luogo inserite non erroneamente nelle scalette. Chi lo sa?