Formula 1: “Baku, Singapore e Giappone saranno cancellati”

Formula 1 1950 - 2020

Credits: Pirelli Press Area

Dopo i primi 8 appuntamenti nel continente europeo, dove volerà la Formula 1? Gli organizzatori stanno tentando di definire la seconda parte della stagione a partire dal mese di settembre, ma sembrano esserci diversi problemi logistici

L’ultima gara europea, come da consuetudine, sarà sullo storico tracciato brianzolo di Monza il 6 settembre. E dopo? Se tutto andasse per il meglio, a fine mese assisteremmo al GP di Singapore, ma questo scenario sembra sempre più improbabile. Il Presidente della Formula 1 Chase Carey ha sperato sin dall’inizio in un calendario che, sebbene ridimensionato e stravolto dall’emergenza Covid-19, potesse comunque contare su un totale di circa 15/18 appuntamenti. La realtà però è ben diversa. Come riporta planetf1.com, secondo il giornalista della Gazzetta dello Sport, Andrea Cremonesi, è solo questione di giorni perché altri 3 circuiti annuncino la cancellazione definitiva dei GP in programma. Si tratterrebbe di Azerbaijan, Giappone e Singapore.

GP AL MUGELLO: CONCRETA POSSIBILITA’?

Cremonesi ha infatti dichiarato a Formula Passion che “Baku alzerà la bandiera bianca e nei prossimi giorni -se non ore – verrà annunciata la cancellazione del GP. Lo stesso vale per Singapore e il Giappone, la casa della Honda ha già dovuto posticipare le Olimpiadi al 2021“.
Con la cancellazione del GP di Baku, potrebbe presentarsi così la possibilità di assistere a una gara di Formula 1 sulla pista fiorentina del Mugello e sarebbe un’occasione unica per la Scuderia del Cavallino Rampante: “Senza l’Azerbaijan, il GP al Mugello potrebbe diventare una realtà: per la Ferrari,  ci sarebbe così l’opportunità di celebrare il 1000 ° GP sulla propria pista. Il Vietnam prevede di debuttare solo l’anno prossimo con il pubblico in tribuna, anche se probabilmente ci sarà il GP in Cina“.

Cremonesi ha poi aggiunto: “Si svolgerà la gara degli Stati Uniti; è un qualcosa a cui Liberty tiene molto, e forse il Messico, ma il Brasile è a rischio“. Non stupiscono queste nuove previsioni sul Brasile, considerando che il Paese è diventato ora nuovo epicentro del virus dopo gli Stati Uniti.
E se non dovessero esserci appuntamenti sufficienti, subentrerebbero altri circuiti: “Se non ci sono abbastanza gare sul calendario, avremo un sostegno dal Bahrain prima dell’appuntamento finale ad Abu Dhabi“.
Per ora, la Formula 1 non ha fretta di pubblicare il calendario completo, anche se Carey spera di avere tutta la situazione chiara entro la fine di giugno.