Ferrari: ancora aperta la questione power unit

Formula 1, possibile congelamento motori

Credits: Scuderia Ferrari Press Area

Il locdown ha calmato momentaneamente le acque ma ora che si tornerà in pista l’accordo FIA-Ferrari, che ha creato il malcontento nel paddock, tornerà di attualità

Meno di un mese e la stagione più anomala di sempre avrà finalmente inizio. In questi mesi di motori spenti però, ne son successe di cose. Dalle proteste sull’accordo FIA-Ferrari, fino cambio dei regolamenti, passando per i clamorosi annunci di mercato. Tuttavia, la faccenda motori Ferrari sembrava chiusa, invece, i rivali hanno fatto capire, che la telenovella è ancora tutta da scrivere.

Nella seconda parte della scorsa stagione Mercedes e Red Bull avevano alimentato svariati sospetti sulla power unit prodotta a Maranello. Poi magicamente dopo l’emanazione di due direttive tecniche della FIA, le Rosse hanno smesso di volare in rettilineo, aumentando i sospetti tra i più maliziosi. Dalle supposizioni della parte maliziosa del paddock il Cavallino si è difeso affermando che si erano concentrati di più sull’aerodinamica nelle ultime gara, perdendo quindi velocità di punta. Molto meno democraticamente Max Verstappen, invece, se ne uscì con un “E’ normale che vadano più piano ora che hanno smesso di imbrogliare”.

La FIA a quel punto è stata costretta a verificare la legalità della Rossa concludendo con un accordo segreto, che ha lasciato scontento mezzo paddock. Il comunicato stampa è stato, “La FIA annuncia che, dopo approfondite indagini tecniche, ha concluso la sua analisi sul funzionamento della power unit di Formula 1 della Scuderia Ferrari e ha raggiunto un accordo con il team. I dettagli dell’accordo rimarranno tra le parti”.

Una nota che non ha accontetati i team rivali a tal punto di minacciare di ricorrere a sedi legali. Di risposta la Federazione ha fatto capire che per diffondere i dettagli dell’accordo ci sarebbe bisogno del consenso di Maranello, impossibile da ottenere. Il lockdown ha placato un po’ le acque ma il dibattito proseguirà, non ci sono dubbi. Cyril Abiteboul lo a spiegato a F1-Insider, “La faccenda non è ancora chiusa”.

Anche Helmuth Marko è sulla stessa linea del team principal francese. “A causa del Coronavirus, sfortunatamente abbiamo dovuto fare i conti con altre cose”, ha spiegato Marko, “Ma ciò non significa che non continueremo a lavorare sulla questione FIA-Ferrari quando le cose torneranno alla normalità”. Il team principal della McLaren, Andreas Seidl, ha dichiarato “La Ferrari avrebbe dovuto agire con più trasparenza”.

Dunque a Maranello sono avvisati, dal 5 luglio saranno costretti ad affrontare qualche domanda scomoda…