Formula 1 | Arrivabene sul disastro di Barcellona: “Cercheremo di capire le cause”

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© Scuderia Ferrari, Press Area

Dalle gomme dal battistrada modificato (ovvero più basso di 0.4 mm) ai motori rotti sulla SF71-H di Kimi Raikkonen, fino alla tanto vituperata strategia adottata con Sebastian Vettel con annesso un pit stop disgraziato, perché durato oltre 5 secondi, decisamente troppi considerando che si era in regime di VSC e che da dietro arrivava la Red Bull di Max Verstappen, che poi per l’appunto ha strappato la terza posizione al tedesco. È misero il bilancio della Ferrari nel GP di Spagna, dove a farla da padrone sono state le polemiche legate al nuovo battistrada portato dalla Pirelli (che vedremo anche a Paul Ricard e Silverstone), ma dall’altro lato a preoccupare è stata anche l’affidabilità sulla monoposto di Raikkonen, di nuovo sfortunatissimo dopo che anche in Bahrain aveva pagato a caro prezzo un pit stop andato male.

Durante il weekend, Maurizio Arrivabene aveva lanciato frecciate alla Pirelli circa la decisione di portare il nuovo battistrada, introdotto dopo avere osservato i diffusi fenomeni di blistering durante i test di tre mesi fa: “Non è nel DNA della Ferrari lamentarsi – aveva detto – ma un conto è essere informati, un altro è essere consultati. Tengo a precisare che noi siamo stati solo informati“.

Dopo la corsa, Arrivabene ha rilasciato pochi commenti, che lasciano intendere come sia ora solo di voltare pagina: “In questo weekend tutto è andato storto ed è difficile trovare motivi per cui gioire. Ora analizzeremo i motivi che hanno causato un simile disastro, con calma e in modo appropriato. Con professionalità e dedizione prepareremo così il GP di Monaco tra due settimane”.

Nel campionato, la posizione di Vettel ha però preso una brutta piega: il tedesco ha perso altri 12 punti su Hamilton ed è ora a -17 e anche nel Costruttori la Rossa soffre i due ritiri di Raikkonen, mentre in casa Mercedes hanno all’attivo un solo stop, quello di Bottas a Baku (dovuto comunque non a problemi tecnici, ma ad una sfortunata foratura mentre il finlandese era avviato ad una probabile vittoria).