Formula 1 | Addio alla F1 dal 2018: la RAI cambia rotta e vira sulla Champions League
Qualche settimana fa circolava nell’aria una strana voce che sanciva la fine della F1 in quanto la nostra amata RAI sarebbe stata più interessata ad altre competizioni più… allettanti sotto il profilo economico.
Oggi quelle dicerie sembra che stiano per diventare una triste realtà: manca solamente un comunicato ufficiale per confermare la notizia, ma dal 2018 la RAI cambierà il proprio palinsesto sportivo, lasciando la Formula 1 e la Coppa Italia in favore della Champions League, la quale garantisce un numero di ascolti decisamente superiore.
Una manovra che, a detta de La Repubblica, farà i suoi primi passi a partire dal 2017, quando “Si apriranno due bandi d’asta decisivi per il nuovo assetto dello sport in TV: da una parte la Champions, dall’altra il Campionato di Serie A. Con questa rivoluzione mediatica, nel 2018 cambierà molto, se non tutto quanto”.
Ciò che ha spinto la RAI a puntare sulla massima serie calcistica sono, ovviamente, gli ascolti, ma anche il cambio di formato della Champions League, che proprio dal 2018 potrà portare nuovi incassi grazie all’entrata nel torneo di quattro squadre italiane.
Il giro d’affari di questo scenario si aggira su una cifra pari a 100 milioni di Euro: a tal proposito, la RAI sarebbe disposta a pagarne 40 pur di avere una partita “in chiaro”, lasciando i restanti 60 a Sky che si riserverebbe il diritto di trasmettere le altre partite, ovviamente, a pagamento.
Chi potrebbe perderci in queste trattative? Senza di ombra di dubbio il gruppo Mediaset: negli ultimi anni l’esclusività della Champions non ha ottenuto i risultati sperati e quindi, dal 2018, l’obiettivo è di puntare sulla serie A tramite i servizi Premium, dove tra l’altro Sky ha poco margine di manovra.
Tuttavia verrà messa in disparte anche la Coppa Italia, che al contrario sta ottenendo un discreto successo e per questo motivo, probabilmente, verrà salvata dall’azienda di Berlusconi oppure dal team di La7 della Cairo Communications.
Le trasmissioni storiche quali “90° Minuto” e la “Domenica Sportiva”, invece, non verranno toccate.
Gli appassionati della massima competizione automobilistica, quindi, dovranno dire definitivamente addio alle gare trasmesse sui canali nazionali, che già quest’anno hanno scantinato non poco: meno della metà dei GP sono stati trasmessi in diretta TV, mentre a tutto il resto è stato riservato uno spazio pressochè marginale, proposto in differita e ad orari proibitivi per molti.
Non sono più i tempi di dieci anni fa, ed a quanto pare la gente sta perdendo l’amore per le corse: con il passo indietro della RAI, la nostra amata F1 avrà comunque campo libero sui canali Sky, anche se l’auspicio è quello di orientarsi verso la stessa formula proposta dal Motomondiale.
La MotoGP, infatti, viene trasmessa completamente sul canale a pagamento, ma allo stesso tempo 9 GP vengono trasmessi in chiaro anche sul canale 8 del digitale terrestre, quel TV8 che quest’anno ha registrato circa un milione di spettatori a gara.
Cosa fare in caso contrario? Non resta che abbonarsi al canale Sky a pagamento…