FIA: “Lavoriamo affinché il Covid19 non fermi la Formula 1”
Michael Masi, direttore della FIA, ha assicurato che nonostante il Covid19 il mondiale 2020 si concluderà in sicurezza
La pandemia di Coronavirus ha colpito duramente a livello mondiale l’economia e tutte le fasce della popolazione. La Formula 1 non è di certo stata risparmiata. Infatti, a poche ore dall’inizio delle prove libere in Australia, il weekend è stato annullato e lo sport è stato in sospeso fino a luglio. Per via del Covid19, la FIA ha dovuto riorganizzare il calendario del mondiale 2020 apportando numerosi cambiamenti.
Grazie al duro lavoro e ai precisi protocolli messi in atto, la Formula 1 è riuscita a ripartire. Al momento hanno corso 13 GP, all’appello ne mancherebbero solo 4: uno in Turchia e tre in Medio Oriente. Tuttavia, il Covid19 non ha mai smesso di minacciare la salute mondiale. Numerosi paesi in Europa stanno prendendo nuove misure restrittive. Ne è un esempio l’Inghilterra, che recentemente ha indetto il lockdown. Nonostante la difficile situazione, la Federazione è determinata a completare la stagione corrente nei tempi previsti e in totale sicurezza.
STILL TO COME IN 2020 🗓️
🇹🇷 15/11 📷
🇧🇭 29/11
🇧🇭 06/12
🇦🇪 13/12#F1 pic.twitter.com/JhU0tLqNjq— Formula 1 (@F1) November 2, 2020
FIA: “GARANTIAMO UN AMBIENTE SICURO”
Il direttore della Federazione, Michael Masi, ha garantito di star facendo tutto il possibile per non fermare precocemente il mondiale. Infatti, ha così assicurato: “La Formula 1 continuerà come abbiamo fatto quando abbiamo iniziato a guardare alla situazione e a sviluppare il ritorno dei protocolli e delle linee guida che la circondano. Continueremo a lavorare con i governi e tutte le parti interessate per garantire un ambiente sicuro per tutti i soggetti coinvolti”.
Per l’ultima parte della stagione, la FIA ha implementato i rigidi controlli per tutti i partecipanti alle gare. Al personale verrano dunque richiesti dei test prima della partenza, all’ingresso del paddock e nella giornata di sabato. Ciò perché, nonostante abbiano prestato molta attenzione, si sono comunque manifestati numerosi casi positivi. Infatti, la Racing Point è arrivata a registrarne sette; tra cui i due piloti e il proprietario Lawrance Stroll.