FIA: “Lavoriamo affinché il Covid19 non fermi la Formula 1”

FIA Formula 1 Covid19

Credits: FIA Twitter

Michael Masi, direttore della FIA, ha assicurato che nonostante il Covid19 il mondiale 2020 si concluderà in sicurezza

La pandemia di Coronavirus ha colpito duramente a livello mondiale l’economia e tutte le fasce della popolazione. La Formula 1 non è di certo stata risparmiata. Infatti, a poche ore dall’inizio delle prove libere in Australia, il weekend è stato annullato e lo sport è stato in sospeso fino a luglio. Per via del Covid19, la FIA ha dovuto riorganizzare il calendario del mondiale 2020 apportando numerosi cambiamenti.

Grazie al duro lavoro e ai precisi protocolli messi in atto, la Formula 1 è riuscita a ripartire. Al momento hanno corso 13 GP, all’appello ne mancherebbero solo 4: uno in Turchia e tre in Medio Oriente. Tuttavia, il Covid19 non ha mai smesso di minacciare la salute mondiale. Numerosi paesi in Europa stanno prendendo nuove misure restrittive. Ne è un esempio l’Inghilterra, che recentemente ha indetto il lockdown. Nonostante la difficile situazione, la Federazione è determinata a completare la stagione corrente nei tempi previsti  e in totale sicurezza.

FIA: “GARANTIAMO UN AMBIENTE SICURO”

Il direttore della Federazione, Michael Masi, ha garantito di star facendo tutto il possibile per non fermare precocemente il mondiale. Infatti, ha così assicurato: “La Formula 1 continuerà come abbiamo fatto quando abbiamo iniziato a guardare alla situazione e a sviluppare il ritorno dei protocolli e delle linee guida che la circondano. Continueremo a lavorare con i governi e tutte le parti interessate per garantire un ambiente sicuro per tutti i soggetti coinvolti”.

Per l’ultima parte della stagione, la FIA ha implementato i rigidi controlli per tutti i partecipanti alle gare. Al personale verrano dunque richiesti dei test prima della partenza, all’ingresso del paddock e nella giornata di sabato. Ciò perché, nonostante abbiano prestato molta attenzione, si sono comunque manifestati numerosi casi positivi. Infatti, la Racing Point è arrivata a registrarne sette; tra cui i due piloti e il proprietario Lawrance Stroll.