Ferrari, non si ferma lo sviluppo della SF90
Mattia Binotto, Team Principal della Ferrari, ha ammesso che a Maranello non c’è alcuna intenzione di fermare lo sviluppo della SF90 per favorire il progetto che scenderà in pista il prossimo anno.
Soprattutto dopo le due vittorie conquistate da Leclerc a Spa e a Monza, la Ferrari non ha nessuna volontà di abbandonare la SF90. Infatti, anche se sulla carta l’appuntamento di Singapore non sarà favorevole al Cavallino Rampante, proprio a Marina Bay la Ferrari porterà in pista alcuni aggiornamenti di aerodinamica, con la speranza di potersela giocare con la Mercedes.
La pista asiatica, infatti, ha delle caratteristiche che premiano in particolar modo le vetture dotate di alto carico aerodinamico e con grande trazione. Aspetti che vorrebbe acquisire anche la Ferrari con questo upgrade: “Ci sono state delle gare nelle quali potevamo essere competitivi, come in Germania, Canada e Bahrain, e altre dove, le carenze della nostra vettura non ci hanno permesso di vincere – ha raccontato Mattia Binotto ai colleghi di Crash.net – Credo che sia importante per noi continuare a sviluppare la nostra attuale monoposto perché dobbiamo offrire ai nostri piloti le migliori opportunità a ogni Gran Premio“.
23 corners x 61 laps = 1,403 turns 🤯
That’s what @Charles_Leclerc and #Seb5 will be taking on during Sunday’s race 🙌 #essereFerrari 🔴 pic.twitter.com/Ai3hKUf6O1
— Scuderia Ferrari (@ScuderiaFerrari) September 17, 2019
A SINGAPORE LA FERRARI PARTE SVANTAGGIATA
Le vittorie consecutive in Belgio e in Italia sono arrivate su due tracciati che necessitano un basso carico aerodinamico e soprattutto a Monza, una pista di grande velocità, la Ferrari ha fatto debuttare la terza specifica del motore. Ma ora sarà tutto diverso a Singapore: “Per l’appuntamento di casa abbiamo portato un upgrade alla nostra power unit che ci ha permesso di raggiungere una velocità più elevata – ha proseguito – Posso dire però che siamo riusciti a migliorare anche a livello aerodinamico grazie a un aggiornamento a basso carico. Lo abbiamo sperimentato sia in Belgio, sia in Italia e ha dato riscontri positivi“.
MIGLIORAMENTI DOVUTI NON SOLO AL MOTORE
Anche se è altamente probabile che le Ferrari possano soffrire parecchio nell’ultima parte della stagione, il Cavallino Rampante stringe i denti cercando di tenere duro, per rendere le cose il più difficile possibile alla Mercedes: “La velocità di punta non dipende solo dal motore ma anche da tutto il pacchetto aerodinamico che stiamo continuando a sviluppare. A Maranello, infatti, stiamo lavorando per aggiungere un po’ di carico aerodinamico – ha spiegato Binotto – Molto probabilmente porteremo qualcosa in previsione della gara di Singapore. Anche se abbiamo dato buona prova delle nostre capacità a Spa e a Monza, credo che in questi ultimi Gran Premi potremmo tornare a soffrire come è già accaduto nella prima parte del Campionato“, ha concluso.