Ferrari errore Portogallo

Credits: Scuderia Ferrari Press Area

Binotto non vede un errore nella strategia scelta dal team per lo spagnolo, attribuendo la scarsa prestazione a un eccesso di ambizione

Superare Norris, per la Ferrari, era forse impossibile. Questa è la spiegazione di Mattia Binotto all’errore commesso a Portimao, che ha compromesso irreparabilmente la performance di Carlos Sainz. Lo spagnolo, partito con gomma gialla, ha effettuato un unico pit stop, come da strategiamontando gomma rossa. Inevitabilmente, però, la sua monoposto ha percorso troppi giri sulla stessa mescola, diventando protagonista di un progressivo degrado.

Per Sainz, a quel punto, è iniziato un inferno. Il pilota della Ferrari ha dovuto arginare le conseguenze dovute all’errore commesso, cercando di resistere il più possibile ai vari piloti che, tuttavia, lo hanno sfilato uno dopo l’altro. Nonostante l’impegno, però, la vettura numero 55 non è riuscita a entrare in zona punti, lasciando l’amaro in bocca tanto a Sainz quanto alla scuderia. Un errore che sicuramente si poteva evitare, ma che ci rimanda indietro di 11 anni. Vi ricordate cosa successe ad Abu Dhabi nel 2010?

IL LUPO PERDE IL PELO… MA NON IL VIZIO

Ripercorriamolo insieme. Nel 2010 al volante di quella monoposto c’era Fernando Alonsocon tutte le carte in regola per vincere la gara…e il mondiale. Lo spagnolo era arrivato ad avere un vantaggio di 8 punti su Mark Webber e 15 su Sebastian Vettel. In quell’occasione, l’errore della Ferrari è stato duplice: da un lato, il team si è concentrato sul marcare Webber, convinto che potesse essere lui il principale problema. Dall’altro, il pit stop anticipato

Il team, in quell’occasione, ha letteralmente perso la concentrazione. Ha richiamato ai box Alonso, montando una nuova mescola e facendolo uscire dietro a Petrov. A quel punto, la frittata era fatta. Per l’asturiano è stato impossibile superare l’altro pilota e si è visto gettare al vento un’occasione che, fino a quel momento, sembrava a portata di mano.

Ciò che è andato in scena domenica, bene o male, ricorda molto questo episodio. Anche se secondo Binotto si è trattato di un eccesso di ambizione: “Nel primo stint, Carlos era sugli stessi tempi di Norris…addirittura più veloce, in alcuni punti“, ha dichiarato il team principal. “Quindi, abbiamo tentato di fare un undercut, ma non ha funzionato. Ha dovuto attaccare molto e questo non ha ripagato. Ma più che un errore di strategia, è stato un eccesso di ambizione. Non potevamo superare Norris“.