F1 2023 competitiva

Credits: Alpine official site

La F1 si appresta a tornare ma sarà più competitiva dello scorso anno?

Tre squadre possono lottare per la testa della classifica e cinque piloti ambiscono al podio, o almeno, questo è quello che tutti i tifosi si aspettano. A priori la Red Bull ha un vantaggio, ma la Ferrari spera di fare il salto in avanti che le manca e la Mercedes crede di aver risolto i suoi problemi. Che la F1 sia effettivamente in grado di essere più competitiva durante il 2023?

Christian Horner emula Toto Wolff, tenendo sull’attenti la sua squadra per non addormentarsi dopo due titoli consecutivi. Totò è prudente e fa notare che sarà molto difficile colmare il gap che hanno rispetto agli austriaci. Con la Ferrari sperano di colmare definitivamente il gap, già piccolo, che li separa dalla Red Bull.

Coloro che al momento sono “outsider” non solo hanno la propria vettura a cui pensare, ma sanno che potrebbe essere più difficile per la Red Bull evolversi. Questo per due motivi. Il primo, più avanti sei, più difficile è il passo successivo. Il secondo, che affrontano un duro handicap per lo sviluppo: quello che hanno già nelle ore di tunnel e nei dati CFD perché sono campioni, si aggiunge a quello che è stato loro imposto a titolo di multa dalla FIA e che devono anche riempire.

Abbiamo vissuto un 2022 con dettagli da tenere in considerazione e che hanno mantenuto interesse fino alla fine. Il dominio iniziale della Ferrari è stato segnato dai problemi della Red Bull nelle prime tre gare. L’affidabilità è stata un ‘harakiri’ per la Ferrari, che l’ha fatta desistere troppo presto. La Mercedes invece, dopo una dura battaglia con il porpoising e altri dettagli, è stata in grado di essere al top del ritmo a fine stagione.

La resurrezione del mid field? Sembra di no

Un’altra cosa è pensare chi sarà campione del mondo. È chiaro che la battaglia sembra essere disputata tra i soliti tre: Max, Charles e Lewis, ma mentre Verstappen è nettamente il leader della squadra, sia in Ferrari che in Mercedes ci sono Carlos Sainz e George Russell capaci di assumere la leadership alla minima disattenzione o per meriti propri. In ogni caso, questi cinque candidati sono in balia del lavoro che gli ingegneri hanno svolto questo inverno. Dipende da questo iniziare la stagione in vantaggio o accumulare un ritardo iniziale.
Non è previsto che altre squadre si uniscano al trio. Ma si prevede invece una ‘seconda divisione’ più competitiva tra McLaren, Alpine e Aston Martin. Per loro il podio continuerà ad essere un obiettivo per il futuro. Avranno bisogno di molta fortuna per raggiungere qualsiasi obiettivo.
E le altre quattro squadre si daranno battaglia per gli ultimi posti anche se a questo punto sembra scontato pensare che Williams non abbandonerà la sua posizione di fanalino di coda.