Entra in vigore la normativa CAFE: devi riportare il nuovo limite sulla carta di circolazione | Se supera i 95 grammi/km sei fuori legge

Cruscotto

Nuovi parametri per la legge CAFE - pexels - f1world.it

Non solo il tanto chiacchierato nuovo Codice della Strada di Salvini, ecco l’entrata in vigore di un nuovo limite sulla carta di circolazione.

A pensare, a torto o per ragione, alle nuove normative del codice della strada di Matteo Salvini che tanto stano facendo discutere in questo inizio 2025, si perdono di vista altre nuove regolamentazioni che arrivano dall’altrettanto chiacchierata Unione Europea.

Con l’inizio del 2025, infatti, sono entrate in vigore in tutta l’Unione Europea i nuovi “paletti” per ridurre le emissioni, riguardanti per le autovetture e i veicoli commerciali leggeri, sotto il nome di CAFE, acronimo di Corporate Average Fuel Economy, che prevedono nuovi standard di prestazione per le emissioni di CO₂ per i nuovi veicoli.

Sono figlie essenzialmente di paura e preoccupazione per quell’obiettivo ambizioso ma troppo lontano dall’essere portato a termine: la riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030, per arrivare alla sognata la neutralità climatica entro il 2050.

Possono sembrare date lontanissime quelle due date che stanno molto a cuore all’UE, il problema è l’andamento lento della transizione verso un elettrico sempre più in crisi anche in questo 2025, a tal punto che si sta mettendo in dubbio, per i più disparati motivi, un intero segmento di mercato che doveva essere la panacea di tutti i mali, e invece costituisce a oggi un altro problema.

Normativa CAFE, quello che bisogna sapere

I nuovi standard sulle emissioni di CO₂ si applicano alle nuove autovetture (categoria M1) e ai nuovi furgoni (categoria N1) immatricolati nell’UE per la prima volta e non precedentemente immatricolati al di fuori dell’UE.

Il regolamento stabilisce un obiettivo per l’intera flotta UE di 95 g CO₂/km per le emissioni medie delle nuove autovetture e un obiettivo per l’intera flotta UE di 147 g CO₂/km per i nuovi furgoni. Per arrivare a quelle due date (la riduzione del 55% entro il 2035 e la neutralità del 2050, la Commissione Europea ha stabilito una sorta di tabella di marcia: obiettivi specifici annuali che ogni produttore di veicoli deve raggiungere.

Emissioni CO2
Le emissioni di CO2 devono rispettare nuovi limiti – pexels – f1world.it

Tanti soldi in ballo

Norme non di poco conto, per due macro motivi. Il primo riguarda i produttori stessi, che se escono fuori da quei paletti devono pagare una penale per le emissioni in eccesso di 95 EUR per g/km per ogni nuovo veicolo immatricolato durante quell’anno.

Le sanzioni sono molto elevate per i produttori non conformi. Per soddisfare questi obiettivi, un produttore dovrebbe vendere il 25% di veicoli elettrici, una percentuale ben al di sopra delle attuali tendenze del mercato europeo. Tanti soldi in ballo che generano un effetto go down, e qui entra in campo il secondo motivo: i produttori multati per recuperare questi soldi potrebbero alzare i prezzi dei loro veicoli, il che vuol dire che l’effetto del CAFE si ripercuoterà sugli automobilisti, diventando troppo amaro.