Ecclestone alla ‘Gazzetta’: “A Jeddah una gara amatoriale. Introdurrei il sistema delle medaglie…”
Novantuno anni e non sentirli. Bernie Ecclestone si divide tra Ibiza e Gstaad, dove passerà il Natale. E la “Gazzetta dello Sport” lo ha raggiunto perché a chi ha cambiato il volto della Formula 1 non si può non chiedere come finirà questa stagione domenica ad Abu Dhabi
“Vince chi sarà più fortunato”, esordisce Ecclestone. “Sia la Mercedes che la Red Bull sono veloci e ben guidate, è difficile fare un pronostico. Senza togliere nulla a Hamilton che ha vinto 7 Mondiali e stia facendo il suo, ma credo che la gente voglia volti nuovi. E’ stanca di vedere la Mercedes, più che Lewis, che resta uno dei migliori piloti della storia. Se Hamilton fosse passato alla Red Bull, la gente sarebbe contenta di vederlo di nuovo campione perché apprezzerebbe la novità. Dopodiché la Mercedes merita tutto ciò che sta facendo e che ha conquistato”.
IN ARABIA UNA FIGURA AMATORIALE
Sulla gara di Jeddah: “Mi è sembrata una gara amatoriale più che una gara di Formula 1. Si è arrivati persino a chiedere in quale posizione sarebbe piaciuto ai piloti ripartire. Una stupidaggine”. E sulla guida irruenta di Verstappen? Ecclestone è chiaro: “Max, nell’occasione della collisione con Hamilton, ha semplicemente fatto ciò che si immaginava facesse per farsi sfilare. Lewis non si è mosso, mi è parso che non volesse superare, cosa diavolo doveva fare di altro Max? E’ stato ingiustamente penalizzato, Lewis si sarebbe dovuto spostare dalla scia, è stato lui a tamponarlo”
“Domenica ad Abu Dhabi tutto può accadere”, prosegue Ecclestone, “ma un contatto come quello tra Senna e Prost a Suzuka non saprei… e se fosse Max a essere danneggiato? Vincerebbe Lewis. Mi auguro che entrambi pensino a vincerla la gara, e basta”. Fuori dalla pista intanto Wolff e Horner se le danno di santa ragione. Ecclestone ammonisce: “Basta litigi, cancellate il passato e cercate di fare del vostro meglio per vincere questo fine settimana. Credo che nel corso della stagione sia uno che l’altro abbiano goduto di un vantaggio tecnico. Le corse sono così, quindi direi ‘piantatela con queste cose senza senso e lasciate che se la vedano i vostri piloti’.
REGOLE BALLERINE
“Il problema è che nella F1 di oggi le regole cambiano ad ogni gara. In un GP si può andare oltre la linea bianca, in un altro no. I piloti per la stessa manovra vengono penalizzati a volte, mentre altre volte no. Le penalità sono sempre differenti. Spazzatura. La F1 non è più quella di una volta, non c’erano così tante regole allora. Quando la luce si spegneva, si correva. Ora i piloti sono teleguidati dal muretto box o persino dalla sede del team, apprendono da altri quello che devono fare. Non dovrebbero ricevere tutte queste info, dovrebbero guidare e basta”.
Ecclestone critica anche la Sprint Qualiyfing: “Dico no, al 100%. Il vecchio sistema delle qualifiche era corretto. La gente lo capisce, così invece la pole è svilita dalla gara sprint. Che cosa è importante nel GP? La domenica. E’ la cosa che conta di più. Anche l’orario del GP: prima si sapeva che si correva alle 14. Adesso no. E poi io rilancio la mia idea: introdurre il sistema delle medaglie. Oro, argento e bronzo. Chi ottiene più ori vince il titolo”. Una battuta poi sulla Ferrari: “Bello rivederla al terzo posto. I due piloti danno tutto, però la macchina non da loro fiducia. Non è stabile. Mercedes o Red Bull danno l’impressione di vincere ad ogni gara, la Ferrari no”.
Chiusura sul direttore di corsa, Michael Masi, a lungo criticato in questi giorni: “Non ha una lunga esperienza per poter gestire le cose come dovrebbe. Charlie Whiting è stato in questo ambiente una vita, conosceva tutti personalmente. E gli addetti ai lavori lo sapevano. Cercava di rendere le cose semplici e trasparenti, al momento non sono né una cosa né l’altra”